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PORDENONE - Una storia d'amore finita, un uomo che si trasforma in uno stalker imponendo la sua presenza e il suo controllo nella vita della ex. Era diventato così ossessivo che la donna lo ha denunciato e la Procura, attraverso il sostituto procuratore Matteo Campagnaro, ha chiesto e ottenuto l'emissione di un provvedimento cautelare. Il giudice per le indagini preliminari Monica Biasutti gli aveva imposto il divieto di avvicinamento alla donna. Sembrava tutto risolto, anche perché in sede di interrogatorio di garanzia l'indagato aveva promesso che non avrebbe più tormentato la donna.
MISURA AGGRAVATA
La promessa è durata lo spazio di qualche ora, perché la sera stessa ha violato le disposizioni del giudice.
MOLESTATORE
L'uomo vive in provincia di Pordenone, come la donna con cui ha interrotto una breve relazione. Nonostante la rottura, ha continuato a imporre la sua presenza. Lei ha cercato di respingerlo, di fargli capire che non aveva alcun interesse a frequentarlo, ma ogni tentativo di farlo ragionare è stato inutile. La situazione ha cominciato a farsi pesante. Lui era sempre più ossessivo, continuava a telefonarle e a mandarle regali. Ma ciò che più preoccupava la vittima, erano i pedinamenti a cui era sottoposta. L'aspettava all'esterno del luogo di lavoro e, quando il turno era finito e lei usciva, la seguiva fino a casa.
CODICE ROSSO
Il cinquantenne le ha stravolto la vita. Quando ha capito che era impossibile farlo ragionare, la donna si è rivolta alle forze dell'ordine. Trattandosi di un Codice rosso, la Procura ha dato la massima priorità e, dopo aver appurato i fatti, ha chiesto una misura cautelare per tutelare la parte offesa. Quella misura adesso è stata aggravata con gli arresti domiciliari.
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