PORDENONE - Una vita d’inferno. Tredici lunghi anni durante il quale l’amore si è trasformato in un incubo fatto di minacce e insulti quotidiani subìti in silenzio per non...
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Un abisso nel quale le tre donne erano inesorabilmente cadute e dal quale sono riuscite a uscire faticosamente, dopo aver preso il coraggio lo scorso anno di denunciare le angherie alle quali erano sottoposte. Il marito e padre, un operaio quarantanovenne con problemi di alcolismo, è stato poi raggiunto da una misura del giudice che gli impediva di avvicinarsi a moglie e figlia.
Ordine che l’uomo non ha rispettato, continuando a cercare la sua ex compagna che da luglio ha trovato rifugio in una casa protetta, e non soddisfatto, ha anche annunciato ripetutamente la volontà di ucciderla: «Se la trovo per strada le taglio la gola», arrivando persino a telefonare al 113: «Scoprirò dove si trova mia moglie e la ucciderò».
E sono state proprio queste ripetute minacce a convincere la Procura che era il caso di intervenire con maggiore durezza: sabato, infatti, l’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguita dalla Squadra Volante. Una misura che non ha però convinto tutti.
Il Gazzettino