Battaglia Terme, stalker colpisce una 17enne con un martello e minaccia il padre: «Ti apro dalla gola ai piedi»

L'uomo, Sandro Gallimberti, su richiesta del pm, è ora in carcere al Due Palazzi di Padova

Stalker di Battaglia Terme colpisce una 17enne con un martello e minaccia il padre che prova a difenderla con un coltello
BATTAGLIA TERME (PADOVA) - Una ragazzina di appena 17 anni è diventata bersaglio di uno stalker. La sua vita, a partire da marzo di quest’anno, è diventata un...

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BATTAGLIA TERME (PADOVA) - Una ragazzina di appena 17 anni è diventata bersaglio di uno stalker. La sua vita, a partire da marzo di quest’anno, è diventata un inferno: l’uomo l’ha offesa, minacciata di morte e anche colpita a una spalla con una martellata. Così per Sandro Gallimberti, su richiesta del pubblico ministero Roberto Piccione, si sono aperte le porte del carcere Due Palazzi. Oltre al reato di atti persecutori la Procura gli ha contestato anche le lesioni personali, la detenzione abusiva di armi, le minacce e le tentate percosse

La giovane aggredita, minacce anche al papà

Secondo l’accusa Gallimberti in più di una occasione, ogni qual volta incontrava la studentessa a passeggio per le vie di Battaglia Terme, anche quando era in compagnia del suo ragazzo, la offendeva e la minacciava. Il padre della 17enne ha provato a calmare l’uomo, ma il 18 marzo di quest’anno Gallimberti prima avrebbe provato a colpirlo con un pugno e poi lo avrebbe minacciato con un coltello urlandogli «Ti apro dalla gola ai piedi». Qualche giorno più tardi il papà ha presentato una denuncia alle forze dell’ordine. Gallimberti, dunque, non avrebbe mollato la presa. Fino ad arrivare all’episodio più grave del 13 maggio. 


L’uomo, armato di martello, appena ha visto la sua vittima le si è avvicinato e l’ha colpita a una spalla con una martellata. Poi le ha gridato «La prossima volta che ti vedo ti ammazzo». La ragazza è stata costretta a recarsi al pronto soccorso, dove i medici l’hanno dimessa con una prognosi di cinque giorni. La situazione di alta tensione ha creato alla studentessa un perdurante e grave stato di ansia e di paura, nonchè un fondato timore per la propria incolumità tali da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Gallimberti nei giorni scorsi, davanti al Gip Laura Alcaro per l’interrogatorio di garanzia, ha dichiarato di non avere fatto nulla. Era stato anche sottoposto a perizia psichiatrica, ma è risultato un soggetto capace di intendere e di volere. Quando le forze dell’ordine hanno perquisito la sua abitazione, hanno trovato e sequestrato quattro shuriken ossia dei pugnali da lancio. Adesso per la ragazzina di 17 anni e la sua famiglia l’incubo è finito.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino