Stalkera e brucia l'auto all'ex di Treviso: estradato in Romania

Stalkera e brucia l'auto all'ex di Treviso: estradato in Romania
TREVISO - È senza fissa dimora e non ha nemmeno amici o legami stabili, tali che possano garantire per lui consentendogli di scontare in Italia la pena che ha accumulato in...

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TREVISO - È senza fissa dimora e non ha nemmeno amici o legami stabili, tali che possano garantire per lui consentendogli di scontare in Italia la pena che ha accumulato in Romania. Per questi motivi sarà estradato in Romania, Daniel Ionut Neculae, il 36enne romeno che in Italia è, invece, accusato di atti persecutori, danneggiamento e incendio doloso ai danni della sua ex compagna, una barista connazionale di 32 anni, residente vicino allo stadio. Ma che in Patria, in Romania, deve scontare 8 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di estorsione, furto aggravato, sequestro di persona e istigazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Ed era stato arrestato lo scorso 29 marzo in esecuzione di un mandato europeo emesso proprio dalle autorità di Bucarest.


LA DECISIONE
A disporre la consegna di Neculae oltre frontiera, è giunta ieri la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Venezia, dopo numerosi rinvii dettati dalla necessità di tradurre la sentenza romena, oltre alla volontà di appurare le condizioni detentive in Romania. Adesso, che fine farà l’inchiesta trevigiana a suo carico per stalking nei confronti della ex? L’estradizione vale come legittimo impedimento per l’inchiesta della Procura trevigiana, in quanto, in caso di rinvio a giudizio, l’ordinamento italiano prevede che l’imputato possa partecipare al suo processo. Cosa, di fatto, impossibile in quanto Neculae sarà tradotto nelle carceri romene.


LE ACCUSE


Nel “capitolo” stalking alla sua ex, residente a Treviso, l’uomo, difeso dall’avvocato Giovanna De Rosa, aveva detto: «Non sono uno stalker. Sono ancora innamorato della mia ex. Non sono stato io a bruciarle la macchina e non l’ho perseguitata. Avevamo avuto qualche screzio quando ci siamo lasciati, ma è finita lì. La pena in Romania? Preferisco scontarla qui in Italia, non estradatemi». Neculae aveva collezionato anche una condanna in Italia, lo scorso anno, per minacce alla ex: un anno, pena sospesa e non menzione. L’episodio risale all’8 marzo del 2022, quando era piombato in casa della donna e l’aveva intimidita con un coltello. Lei lo aveva lasciato qualche mese prima, quando aveva scoperto il suo passato criminale. Ma lui non aveva mai accettato l’addio. L’ex barista 32enne aveva raccontato un’altra verità alle forze dell’ordine, che aveva allertato più volte. Perchè, oltre all’auto bruciata, la donna aveva trovato la fodera di un pugnale celata tra i vestiti della figlia. E poi, gli appostamenti sotto casa e le ripetute minacce. «Ho paura - aveva detto a più riprese la 32enne - perché qui ha tanti amici». Adesso, l’estradizione in Romania mette la parola fine a ritorsioni e paure. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino