BELLUNO - Si era ritrovato e vivere un incubo come Michael Douglas nel classico del cinema «Attrazione fatale». Una breve relazione sentimentale e poi quella donna,...
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«Se non torni con me mi butto da un burrone», «sto male per colpa tua dovrò licenziarmi». Sono solo alcuni dei messaggi inviati all'ex amante. E ancora «ti rovino, ti distruggo». Centinaia le chiamate e messaggi. Poi gli appostamenti sotto casa, tanto da far temere all'uomo anche per la vita dei suoi famigliari conviventi. E quando la donna vide che proprio non riusciva a convincerlo a tornare insieme a lei disse: «Sono incinta, è tuo figlio». Ieri in aula in Tribunale a Belluno, dove era comparsa assistita dall'avvocato Larese, ha ammesso di fronte al giudice: «Mentii, non posso più restare incinta da tempo». Nel processo è emerso che il 33enne vittima di quelle persecuzioni in quel periodo non dormiva più e non mangiava. Danni riconosciuti dal giudice.
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Il Gazzettino