Ragazza picchiata in piazza davanti alla folla inerme da un giovane stalker che la perseguitava sui social

Carabinieri e un’ambulanza in piazza Cortina
SPINEA - Vivono nello stesso quartiere e lui, quella ragazza, l’aveva vista qualche volta passeggiare con le amiche in centro. Se ne era invaghito e aveva deciso di...

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SPINEA - Vivono nello stesso quartiere e lui, quella ragazza, l’aveva vista qualche volta passeggiare con le amiche in centro. Se ne era invaghito e aveva deciso di contattarla sui social. Un normale approccio tra giovanissimi: ventidue anni lui, 18 lei. Per nulla normali, però, i messaggi con cui aveva deciso di “corteggiare” la ragazza. Un martellamento ossessivo, intervallato da insulti e pesanti apprezzamenti. La diciottenne, spaventata, aveva deciso di interrompere le comunicazioni sul nascere, bloccando definitivamente il ragazzo. Un brutto tentativo di avvicinamento che, però, purtroppo non è finito lì.

La sera di giovedì scorso, 25 aprile, intorno alle 20, la ragazza stava aspettando l’autobus in zona piazza Cortina a Spinea. L’idea era quella di andare a Mestre con gli amici. In un attimo, però, dal nulla è spuntato il giovane che l’ha aggredita. Pugni e schiaffi in faccia, per poi prenderla per i capelli e trascinarla a terra. Il tutto di fronte a una ottantina di persone. «La piazza era piena di gente a quell’ora - racconta il padre della giovane - e nessuno è intervenuto. Sono passati degli interminabili istanti prima che una signora, attirata dalle urla di mia figlia si mettesse tra lei e il suo aggressore. Ma c’erano uomini e ragazzi, possibile che nessuno abbia pensato di fare qualcosa?».

 La donna, in effetti, è riuscita con il suo intervento a evitare il peggio. Il 22enne, ormai una furia, se l’è presa anche con lei: sberle e spinte. Le grida e il tam tam di voci, però, sono arrivate anche a dei vicini che hanno avvisato la madre della ragazza e i carabinieri. Solo a quel punto il giovane ha lasciato la presa ed è scappato.
 
LA DENUNCIA

I militari, una volta sul posto, hanno provato a cercare l’aggressore in zona ma senza successo. La donna che l’aveva difesa era ancora a terra, dolorante. La giovane non è andata in ospedale a farsi refertare ma c’è la presa d’atto dei militari intervenuti (oltre alle varie testimonianze dei presenti) che hanno visto i lividi in volto e il viso gonfio per le percosse. La giovane, il giorno dopo l’accaduto, è andata insieme ai genitori in caserma per sporgere denuncia
Pare che il giovane non sia, peraltro, sconosciuto alle forze dell’ordine. Si sarebbe fatto notare in passato per altri episodi simili, molestie ad altre ragazze della zona: anche in quei casi sarebbero scattate le denunce. 
È possibile, anche in base al codice rosso, che già nelle prossime ore possa scattare una misura nei confronti del 22enne. 

I NUMERI

In tema di reati contro le donne nel 2023 sono state arrestate 24 persone e denunciate 407 per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenze di natura sessuale dai carabinieri del Comando provinciale di Venezia. Sempre l’anno scorso sono stati emanati 36 allontanamenti dalla casa familiare, 36 divieti di avvicinamento alla vittima e 75 ammonimenti. Dati che, nel 2024, saranno sicuramente superiori (come stanno dimostrando i numeri delle operazione degli ultimi quattro mesi) anche grazie al nuovo “codice rosso bis” del 25 novembre che permette l’arresto con una flagranza differita in caso di reati maltrattamenti in famiglia e violenze di genere. Sull’onda dei numerosi femminicidi (a cominciare dal drammatico caso della 22enne di Vigonovo Giulia Cecchettin) e dei sempre più numerosi episodi di violenza a danno delle donne, il legislatore ha stabilito che i reati da “codice rosso” debbano essere seguiti con una procedura d’urgenza, proprio per prevenire la possibilità di esiti drammatici. 


Basti pensare che solo nell’ultimo fine settimana le forze dell’ordine sono state travolte da un numero senza precedenti di denunce - ben venti in sole 48 ore - relative a reati appunto da codice rosso: maltrattamenti in famiglia, stalking, minacce, lesioni e atti sessuali contro la volontà della donna. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino