Nuovo stadio, il bosco dello Sport sarà grande come il parco San Giuliano Foto

Il rendering mostra come sarà il bosco dello sport che includerà il nuovo stadio e l'arena
VENEZIA - L’ispirazione è l’Olimpiapark di Monaco di Baviera, realizzato a inizio anni Settanta per le Olimpiadi del 1972 e i mondiali di Calcio di Germania...

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VENEZIA - L’ispirazione è l’Olimpiapark di Monaco di Baviera, realizzato a inizio anni Settanta per le Olimpiadi del 1972 e i mondiali di Calcio di Germania 1974. Il confronto più immediato, per quanto riguarda l’area verde, è quello col parco di San Giuliano. Al quale il Bosco dello sport, approvato ieri dal Consiglio comunale, assomiglia per estensione di area verde: un’ottantina di ettari. In aggiunta, il nuovo progetto di Tessera avrà impianti sportivi e di intrattenimento (stadio, arena degli eventi, piscina, ma non solo) che ne porteranno la superficie complessiva a 115,5 ettari (poco meno della metà dell’Olimpiapark, che supera i 300 ettari).


Un via libera non senza polemiche ma che rigurda un’opera di grande impatto per la città, destinata a cambiare ulteriormente volto al quadrante che si affaccia sulla laguna. 
Non solo, un misto di polmone verde e infrastrutture per il tempo libero, con rivoluzione della mobilità e riqualificazione di ampie aree, basti pensare che a est il Bosco dello sport si collegherà con una ciclabile al Bosco di Mestre.


Questo nel dettaglio il progetto, che avrà il fulcro nello stadio da 16mila posti e nell’arena coperta da 10mila, perfettamente inseriti nell’ecosistema urbano. Un costo che si aggira sui 283 milioni: 95 arriveranno dal bilancio comunale, 78 dall’avanzo, 18 dalla Legge speciale, altri 95 con un mutuo che non aumenterà l’indebitamento.
L’ambito di intervento individua “tre sistemi”: impianti sportivi, area verde e infrastrutture.


 

L’AREA SPORTIVA
L’area sportiva sarà di circa 41,5 ettari, (di cui circa 15 a verde attrezzato e di arredo, 10 a parcheggio verde) e qui troveranno posto gli impianti: non solo stadio e arena, ma anche impianti e dotazioni per la pratica sportiva amatoriale quotidiana, spazi per l’istruzione, la formazione, la ricerca e la divulgazione, la salute e la pratica medica.
Nel dettaglio saranno presenti spazi per attività sportiva (stadio, arena, campi sportivi, piste, piscine), servizi di supporto (spogliatoi ed annessi, pronto soccorso, deposito attrezzi, uffici amministrativi, foresteria, parcheggi), impianti tecnici, spazi per il pubblico (posti spettatori, servizi igienici, posto di pronto soccorso, parcheggi), spazi complementari finalizzati all’organizzazione sportiva (sedi di società o federazioni, aule didattiche, laboratori, sale di riunione, uffici vari e simili), spazi per l’istruzione di diverso livello (istituti scolastici, campus, studentati), spazi per la salute, la pratica medica e la ricerca (cliniche, ambulatori, laboratori, sala convegni), spazi complementari per ristorazione e attività ricreative e commerciali.
 

L’AREA VERDE
Ci saranno poi le aree verdi attrezzate, percorsi ciclo pedonali, aree di sosta all’aperto, parcheggi. E ancora, un sistema infrastrutturale, di circa 16 ettari che migliorerà l’accessibilità all’area e faciliterà i collegamenti con le principali vie di comunicazione.
Un corridoio verde di 58 ettari (che sommato alle altre aree verdi sopra descritte arriva a poco più di 80 ettari), adibito a bosco, sarà il nuovo elemento di connessione ecologica tra il fiume Dese e l’ambito lagunare. Il nuovo bosco avrà circa 1.300 piante per ettaro, di varia tipologia e andrà a integrare il Bosco di Mestre, con piste ciclabili immerse nel verde, percorsi pedonali attrezzati e zone esondabili per la messa in sicurezza idraulica dell’intero territorio. In queste aree potranno sorgere strutture di servizio (chioschi bar, bagni, stazioni per la mobilità lenta, sedi di associazioni ambientali, culturali e sportive).


Insomma, un intervento ambizioso, che mette insieme urbanistica, sostenibilità ambientale e rivoluzione ella mobilitò, in una zona destinata a diventare sempre più testa di ponte tra la terraferma e la laguna. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino