Treviso come Milano? Troppi spritz per strada, il sindaco minaccia di chiudere tutto

Treviso come Milano? Troppi spritz per strada, il sindaco minaccia di chiudere tutto
TREVISO Toglieteci tutto, ma non lo spritz. Non proprio scene da naviglio milanese ieri mattina in centro storico a Treviso. Ma qualche aperitivo e qualche cicheto consumati...

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TREVISO Toglieteci tutto, ma non lo spritz. Non proprio scene da naviglio milanese ieri mattina in centro storico a Treviso. Ma qualche aperitivo e qualche cicheto consumati davanti ai locali e alle poche osterie aperte sì. Complici il sole e la cattività durata oltre due mesi. Mascherine abbassate o sfilate. O un tramezzino scartato sulle mura, con una bibita. C’è una sempre più prepotente voglia di normalità tra le strade, in qualche modo innescata dalle prime timide aperture dello scorso 4 maggio. E soprattutto il take away applicato a bar e osterie è un concetto di fronte a cui sgarrare può risultare a volte facile. Ieri mattina però la situazione ha destato l’attenzione del sindaco, che è intervenuto sui social bacchettando i Trevigiani e minacciando neanche troppo velatamente di chiudere tutto.


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IL MONITO
«Da un lato sono contento che la città sia tornata a vivere, dall’altro vi chiedo un attimo di attenzione perché sto vedendo cose che non mi piacciono», ha affermato Conte, ricordando come i prodotti per asporto non vadano consumati fuori dal locale ma portati via. Si acquista la pietanza, la brioche, il caffè o il tramezzino, e si consuma a casa, in auto, in ufficio o comunque in luoghi che rendano impossibili gli assembramenti. «Chiedo anche grande attenzione a gelaterie e pasticcerie: le confezioni devono garantire il take away. Vaschette o coppette devono essere adeguate al trasporto e non al consumo immediato - ribadisce - per colpa di pochi rischiamo di tornare al punto di partenza. In parole povere, si chiude tutto». Di fronte a questa prospettiva sono stati in molti a far arrivare il proprio dissenso.
LE PROTESTE

Treviso si è in questi mesi distinta per grado di civiltà e rispetto delle leggi. «Ma ora - spiegano i residenti - c’è chi sta allentando troppo le maglie», commentano dopo aver visto le scene del sabato mattina. «Bravo Sindaco - scrive un noto architetto e designer trevigiano - Anche stamane, gruppi di persone che bevevano lo spritz fuori dal locale. Sono degli inutili idioti: bisogna dirglielo». Assembramenti correvano lungo via Manzoni, con persone che mangiavano i cicheti all’esterno, ma anche in altre piazze del centro storico. I residenti hanno segnalato numerosi comportamenti scorretti alla locale. Ma qualche esercente non ci sta. Così Valentina Soster, in risposta alle diverse voci che danno notizia di assembramenti di fronte a Camelia: «La mia è un’attività seria che rispetta le regole, impeccabile anche dal punto di vista fiscale e corretta con il personale. Non abbiamo mai protestato per la chiusura, non ci siamo lamentati e stiamo eseguendo quanto previsto dai decreti in vigore. Il take away viene eseguito da normativa : bicchieri chiusi e brioches o dolci nel sacchetto chiuso. Lavoriamo molto anche con prenotazione. Corriamo come matti per non far formare assembramenti esterni. Raccomandiamo a tutti i clienti di non consumare sul posto. Teniamo anche chiuso il locale per non far entrare gente». In merito alla segnalazione che riferisce di 20 persone nell’area antistante il locale, Soster puntualizza come non debbano essere i negozianti a doversi occupare dello sgombero: «Che potere ho io di disperdere le aggregazioni in strada? Vogliamo aggiungerci anche questo onere dopo che stiamo per fallire? C’e’ la polizia locale mi pare preposta a questo». Un’altra imprenditrice scrive al sindaco che il motivo per cui ha scelto di non aprire è proprio questo. “È impossibile riaprire e pretendere che non si formino folle. In casi come questi bisogna non pensare ai propri interessi ma alla salute pubblica». Nella giornata di ieri la polizia locale non ha elevato sanzioni ai locali, ma ha beccato un 40enne senza mascherina in Restera: per lui 400 euro di multa. «Chiediamo attenzione anche alle attività da asporto dove i clienti una volta serviti devono subito allontanarsi - ribadisce Andrea Gallo, Comandante della polizia locale - ci affidiamo al senso di responsabilità dei cittadini, già dimostrato in queste settimane, e confermiamo comunque le sanzioni in caso di effettivo riscontro di violazioni. Chiediamo pertanto una fattiva collaborazione di tutti perché circuire le norme solo perché si pensa di non essere controllati non porta benefici a nessuno. Comportamenti non corretti mettono a rischio la salute di se stessi e quella degli altri con gravi conseguenze collegate al rischio di nuove disposizioni di chiusura».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino