​«Vuoi entrare nell’esercito? Paga mille euro e stai un giorno con me»

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SPRESIANO (TREVISO) - «Vuoi entrare nell’esercito? Paga mille euro a un mio collega di Roma. Io non voglio niente, mi basta trascorrere un giornata in tua compagnia»: è la...

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SPRESIANO (TREVISO) - «Vuoi entrare nell’esercito? Paga mille euro a un mio collega di Roma. Io non voglio niente, mi basta trascorrere un giornata in tua compagnia»: è la proposta "quasi" indecente che, nel 2011, il 55enne Renzo Bragato di Spresiano fece a una 21enne.




La ragazza, che non pagò un euro, venne scartata due volte: la prima perché aveva un tatuaggio su un polso, la seconda perchè la sua richiesta non venne neppure "considerata".



Il risultato? La 21enne denunciò Bragato che, assistito dall’avvocato Andrea Zambon, è finito a processo per tentata truffa. Ma ieri il giudice Leonardo Bianco, esaminate le prove, ha deciso di far ripartire il processo da zero. Il motivo? Per il giudice, Bragato non va processato per tentata truffa (pena fino a 3 anni), ma per millantato credito (pena fino a 6).



Il caso processuale è singolare. A innescarlo il web. Galeotti furono prima un sito di incontri e poi Facebook, dove la 21enne e Bragato si conobbero.



Lei voleva arruolarsi nell’esercito e lui, dopo averle mandato il proprio numero di postapay, si offrì di oliare le ruote giuste per farle ottenere il "posto". Scartata per un tatuaggio, la ragazza chiese aiuto a Bragato: «Senza "santi in paradiso" - pensò - non ho speranze».



«Certo - spiegò il 55enne - l’aiuto del mio ex collega è cosa fatta. A me basta una giornata in tua compagnia».



La 21enne, pur non pagando, rifece la domanda, ma non venne nemmeno chiamata per la visita. Tutto finito? Per nulla. Dopo qualche mese Bragato tornò a farsi vivo su Facebook, rivolgendo apprezzamenti non proprio lusinghieri alla ragazza che, a quel punto, passò al contrattacco.



Trascrisse le conversazioni avute sul web con il 55enne (10 pagine) e poi andò dai carabinieri. Ieri il colpo di scena. Per il giudice il reato non è tentata truffa, ma millantato credito. Il processo, nel quale la 21enne non si è costituita parte civile, ripartirà da zero, mentre incombe già la prescrizione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino