Spray urticante a scuola, 11 all'ospedale. 12enne confessa: volevo vedere l'effetto

La scuola media Pascoli
PADOVA - Un gesto sconsiderato che avrebbe potuto avere conseguenze molto serie. É quello compiuto da uno studente dodicenne che ha provocato il panico alla scuola media...

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PADOVA - Un gesto sconsiderato che avrebbe potuto avere conseguenze molto serie. É quello compiuto da uno studente dodicenne che ha provocato il panico alla scuola media Pascoli di via Galilei, a due passi dal Santo. Tutto è accaduto poco dopo le undici quando nel plesso, inserito nell'istituto comprensivo Ardigò, era in corso la ricreazione. Lo studente di seconda media ha pensato bene di spruzzare una bomboletta di spray urticante nel bagno dei maschi e di allontanarsi alla chetichella.


IL CAOS Diversi ragazzini, che avevano approfittato dell'intervallo per recarsi ai servizi, si sono imbattuti in un odore acre, particolarmente fastidioso. Hanno iniziato ad accusare bruciore agli occhi e alla gola. I sintomi provocati dallo spray urticante si sono moltiplicati in un batter d'occhio mentre gli insegnanti e gli operatori scolastici cercavano di capire cosa fosse effettivamente avvenuto in bagno. Qualche studente ha cominciato a tossire e a lamentare capogiri, altri faticavano a respirare. Qualcuno ha addirittura dovuto fare i conti con gli sforzi di vomito. La dirigenza della scuola non ha esitato ad allertare il 118. Alla Pascoli si sono precipitati un'ambulanza ed un'auto medica del Suem. I sanitari hanno prestato i primi soccorsi ai ragazzini che presentavano i sintomi più seri. A scuola sono arrivati pure alcuni genitori, avvertiti anch'essi dall'istituto, che hanno preferito accompagnare i propri figli al pronto soccorso pediatrico a scopo precauzionale. Altri si sono invece recati in ospedale al termine delle lezioni. Sono complessivamente una decina i minori ricorsi alle cure dei medici dell'Azienda ospedaliera. Sono stati tutti dimessi senza particolari conseguenze. Problemi pure per un'operatrice scolastica che ha dovuto sottoporsi ad una serie di controlli al pronto soccorso. Sofferente di asma, la donna ha avuto una vera e propria crisi respiratoria. I medici sono stati costretti a sottoporla ad un trattamento di ossigenoterapia. Alla fine la poveretta ha potuto fare rientro a casa in condizioni rassicuranti.

LE INDAGINI Nel frattempo sono stati i poliziotti delle volanti, diretti dal vice questore Michela Bochicchio, a ricostruire il grave episodio. Raccogliendo alcune confidenze tra i ragazzini hanno ben presto individuato il presunto responsabile della bravata. Il dodicenne, di nazionalità italiana ma dal cognome straniero, ha capito di essere stato scoperto. Ha ben presto ammesso le sue responsabilità. E ha consegnato agli agenti la famigerata bomboletta. Messo alle strette dai poliziotti ha candidamente ammesso di aver agito in questo modo per curiosità. Voleva capire quali effetti avrebbe potuto produrre lo spray urticante. Non ha però voluto rivelare chi gli avesse procurato la bomboletta. Gli agenti hanno comunque proceduto ad un'accurata perquisizione del bagno. Non sono state recuperate altre bombolette di spray al peperoncino.

Una volta accertate le responsabilità del dodicenne, i poliziotti hanno fatto convocare d'urgenza i genitori a scuola. Dopo averli informati dell'accaduto hanno affidato loro il minore. Resta ora da capire quali saranno le decisioni della dirigente dell'Ardigò. Da noi contattata, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Facile prevedere l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti dello scriteriato dodicenne che non si è reso conto di avre attentato alla salute dei suoi compagni e di un'operatrice scolastica.
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Il Gazzettino