Paura al pronto soccorso per lo spray urticante: smascherato l'autore

Paura al pronto soccorso per lo spray urticante: smascherato l'autore
CHIOGGIA -  La polizia di Chioggia ha individuato l'uomo che sabato  scorso ha spruzzato  gas urticante al peperoncino all’interno del pronto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CHIOGGIA -  La polizia di Chioggia ha individuato l'uomo che sabato  scorso ha spruzzato  gas urticante al peperoncino all’interno del pronto soccorso di Chioggia, causando un inquinamento ambientale dell’area Osservazione breve intensiva (Obi). «E' pertanto esclusa l'ipotesi del guasto agli impianti di aerazione dell’ospedale - spiega il Commissariato - L’evento aveva causato sabato sera, la parziale inattività del pronto soccorso. Il personale sanitario, come riferito dal direttore medicoa e dal Primario del reparto, con elevata professionalità era riuscito comunque a garantire l’evasione delle emergenze, attivandosi con la propria sala operativa centrale del SUEM 118 di Venezia».


Tra i vertici del presidio ospedaliero, il personale e ovviamente i pazienti si era diffusa in questi giorni una certa apprensione, finchè non si è individuata la causa dei disagi. Gli accertamenti hanno preso avvio a seguito di una casuale lite tra pazienti, avvenuta nell’atrio del pronto soccorsoscoperta dalla videosorveglianza:  uno dei due contendenti, sebbene in modo accidentale, aveva fatto uso del gas urticante. Ascoltato e posto davanti al fatto, e dopo aver visionato i filmati che lo ritraevano con l’erogatore in mano e poi occultato nella tasca dei pantaloni, l’autore ha infine ammesso la propria responsabilità.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino