Venezia, spruzza spray urticante in vaporetto per evitare i controlli: malori tra i passeggeri

Vaporetto (foto di archivio)
VENEZIA - Pur di non esibire il titolo di viaggio si è messo a spruzzare spray al peperoncino in vaporetto. Un diversivo che ha consentito a un passeggero della linea 1 di...

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VENEZIA - Pur di non esibire il titolo di viaggio si è messo a spruzzare spray al peperoncino in vaporetto. Un diversivo che ha consentito a un passeggero della linea 1 di sfuggire al controllo previsto a bordo del vaporetto all'altezza di Santa Maria del Giglio. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri i controllori stavano facendo il loro lavoro di verifica di biglietti e abbonamenti, quando a un certo punto un passeggero ha preso la bomboletta con all'interno il contenuto irritante e l'ha spruzzato in aria. Un modo per non farsi beccare e poter scappare indisturbato. E così, infatti, è andata, visto che l'utente del servizio di trasporto pubblico si è dileguato correndo per il pontile prima e la calletta dopo. Impossibile per i verificatori riuscire a seguirlo, anche perché a bordo, sebbene non sia accaduto nulla di grave, qualche fastidio è stato accusato da chi si trovava all'interno del vaporetto. C'è stato chi ha accusato qualche problema agli occhi, e chi, forse anche per il trambusto venutosi a creare, è uscito dal mezzo per cercare ristoro.

Sta di fatto che la linea in questione è stata costretta a uno stop di una decina di minuti, prima di poter tornare a percorrere regolarmente il proprio servizio. Nessuno dei passeggeri o dell'equipaggio ha richiesto l'accesso all'ospedale, segnale che quanto avvenuto ha avuto effetti collaterali davvero modesti. Resta da capire cosa farà l'azienda, visto che al vaglio c'è pure la possibilità di sporgere denuncia, anche se pare difficile individuare l'interessato. Infatti, la denuncia, qualora fosse nelle intenzioni di Actv, dovrebbe avvenire contro ignoti. Qualche possibilità di individuare il passeggero - che con tutta probabilità non aveva il titolo di viaggio - potrebbe arrivare dalle telecamere dell'hotel Ala, che si trova alla fine della calle che porta all'imbarcadero. Qualora queste avessero registrato il passaggio dell'utente di corsa, allora sarebbe possibile individuarlo e addebitargli la denuncia del caso. A conti fatti, è andata bene a tutti, visto che un atteggiamento del genere, in un mezzo particolarmente affollato, avrebbe potuto creare risvolti diversi, generando panico a bordo.

 

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Il Gazzettino