Allo sportello antiviolenza Altoditerra di Porto Viro ogni mese chiedono aiuto almeno due donne

Il team di Altoditerra con il sindaco Mantovan e l’assessore Capanna
PORTO VIRO - «Nel 2022 abbiamo ricevuto ogni mese almeno due richieste di aiuto, spesso di più». Parole dell’avvocato Anna Osti, presidente...

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PORTO VIRO - «Nel 2022 abbiamo ricevuto ogni mese almeno due richieste di aiuto, spesso di più». Parole dell’avvocato Anna Osti, presidente dell’associazione Altoditerra che effettua corsi di autodifesa e una serie di seminari per spiegare alle donne quando deve accendersi la spia che significa che non si deve più sopportare, perché sarebbe pericoloso farlo, e che è il momento di cercare aiuto e denunciare la violenza subita. Il tutto, affiancato dalle tante iniziative che l’associazione , di Porto Viro, porta avanti. La stessa associazione gestisce anche lo sportello Sos Donna a Porto Viro e conta di aprirne altri. Questi i principali progetti in arrivo per il 2023 appena cominciato e che succede a un 2022 denso di attività e importanti risultati.



LA SINERGIA

A renderli possibili, da una parte l’indispensabile sostegno di Adriatic Lng e la collaborazione, costante, con il Comune di Porto Viro; dall’altra, l’impegno del gruppo di donne che ha consentito di mettere in piedi questa bella realtà, impegnando tempo libero per aiutare gli altri. Un team ormai “rodato”, composto dalla presidente Osti, avvocato penalista; Monica Mischiati avvocato civilista; Francesca Siviero,psicologa psicoterapeuta; Irene Nicoli, psicologa mediatrice familiare; Luciana Milani docente formatrice in tematiche legate alla prevenzione delle prepotenze; Lisa Tieghi, pedagogista clinica, ctp e docente; Laura Paderno, dottoressa e volontaria. 

TEAM PREPARATO

Un gruppo formato da professioniste di differenti specializzazioni, in grado, quindi, di seguire al meglio, sotto tutti i versanti, casi spesso molto complessi come quelli di donne che, vittime di violenza, trovano finalmente la forza di aprirsi. Un percorso difficile, ma che sempre più donne, per fortuna, trovano il coraggio di fare. «I canali attraverso i quali giungono le richieste d’aiuto sono essenzialmente due - dice l’avv. Osti -: il numero telefonico del nostro sportello Sos Donna, 375.6876577, oppure le forze dell’ordine o i Comuni: la sinergia con le istituzioni è, infatti, fondamentale e preziosa e non finiremo mai, per questo, di renderci parte attiva. Ovviamente, a fare la differenza è la volontà della persona che direttamente subisce la violenza rendere operativo un percorso».

IN PRIMIS L’ASCOLTO


L’associazione è strutturata in maniera da garantire la massima tutela e riservatezza a chi cerca aiuto essendo dotata anche di una stanza d’ascolto. «Chi si rivolge a noi formula una richiesta molto chiara, ma drammatica: “Come faccio a uscire dalla violenza?”. Il primo passo è quello di ascoltare queste donne e le loro storie, mettendole, al contempo, quando necessario, in sicurezza, realizzando, attorno a loro, anche grazie alle forze dell’ordine, una rete. Le accompagniamo a compiere tutti gli atti necessari a formalizzare la denuncia, seguiamo quindi l’iter del procedimento penale, sincerandoci che siano fatti i passaggi necessari a tutela delle vittime. Se le donne si devono allontanare da casa le aiutiamo a farlo, stesso discorso per una eventuale separazione, quando questi passi siano necessari per porre termine alle violenze».
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Il Gazzettino