Wakeskate, dominio ai Mondiali di Vanessa e Alessandro di 14 e 17 anni con le tavole trevigiane Dab

Wakeboard treviso campioni
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TREVISO - Il cuore di Treviso batte per lo sport e, da qualche anno, questa passione che accomuna tutta la città si è allargata anche a discipline più estreme. Succede anche grazie a Dab, un brand tutto trevigiano di tavole da wakeskate, che quest’anno ha portato sul podio mondiale in Thailandia ben due italiani. Vanessa Tittarelli e Alessandro D’Agostino, rispettivamente 14 e 17 anni, hanno partecipato ai Campionati Mondiali 2022 di Wakeskate e Wakeboarding, che si sono tenuti in Thailandia dal 31 ottobre al 6 novembre, utilizzando le tavole progettate da Daniele Conti, ideatore del brand Dab. Vanessa si è aggiudicata l’oro diventando campionessa Under 18, mentre Alessandro ha vinto la medaglia d’argento nella medesima categoria. Ma che cos’è il wakeskate? Si tratta di una delle discipline derivanti dallo sci nautico ma, come il wakeboard, non si pratica sugli sci, bensì su un’unica tavola trainata da una barca o da un impianto simile allo skilift.


IL PROGETTISTA
«Il wakeskate, a sua volta, differisce dal wakeboard in quanto non presenta attacchi sulla tavola ma solamente un ‘grip’ sulla parte superiore della stessa, che permette di non scivolare» spiega Daniele Conti, ideatore di Dab. «La bravura dell’atleta non sta solamente nel restare in equilibrio ma anche nell’effettuare diverse acrobazie mentre la tavola si muove velocemente sull’acqua» aggiunge. Daniele Conti si appassiona di questo sport nel 2016 e già nel 2017 crea Dab, brand di tavole da wakeskate che sono da lui interamente progettate. Nonostante il diploma di perito tecnico in tasca e un passato da fumettista «non è facile progettare la tavola giusta -rivela Daniele- ho fatto tanti tentativi prima di ottenere tavole come quelle utilizzate da Vanessa e Alessandro». A partire dal 2019 Daniele Conti inizia a contattare atleti della nazionale italiana di wakeskate, per far provare le sue tavole e diventare quindi il loro sponsor. In questo modo riesce a creare un team di 4 ragazzi, 3 italiani e un filippino, che oggi gareggiano con la sua attrezzatura in competizioni prestigiose, come quello in Thailandia. Per il momento il lavoro di Daniele include la progettazione, la scelta dei materiali, il peso e lo “shape”, cioè la forma della tavola, le sue curve. «Questa è la parte più importante -rivela- pochi millimetri di differenza tra una tavola e l’altra cambiano completamente la corsa» spiega. 


IL SOGNO


Per la realizzazione delle tavole, Daniele si affida ad aziende artigiane venete alle quali consegna il progetto: «Mi devo rivolgere a esterni perché sono necessari dei macchinari specifici che non posso ancora permettermi -racconta- Ma il mio obiettivo a lungo termine è di riuscire a provvedere da solo a tutto l’iter e di personalizzare ulteriormente le tavole decorandole con dei miei disegni». La ricerca di un investitore che creda nel progetto e industrializzi il suo modello è aperta. Per coronare un sogno. 

 

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Il Gazzettino