Una vita da carabiniere, poi l'ictus: «E ora aspetto il vaccino ma mi hanno dimenticato»

Una vita da carabiniere, poi l'ictus: «E ora aspetto il vaccino ma mi hanno dimenticato» Foto di truthseeker08 da Pixabay
SPINEA - E.P. classe 1939 ha dedicato tutta la sua vita all'Arma dei Carabinieri e al volontariato, fino al 2016 quando colpito da un ictus si ritrova di colpo allettato....

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SPINEA - E.P. classe 1939 ha dedicato tutta la sua vita all'Arma dei Carabinieri e al volontariato, fino al 2016 quando colpito da un ictus si ritrova di colpo allettato. Abruzzese di origini, trasferito in Veneto poco più che trentenne, a Treviso trova l'amore della sua vita S.R, di lì a poco una famiglia, due figli una nuova casa a Spinea, villaggio dei Fiori dove tuttora vive con la moglie. È proprio l'amore per S. che lo tiene in vita, ricambiato da così tanta cura e attenzione giorno e notte. Sconfortato nel suo letto dove fragile e silenzioso passa le giornate da 5 anni ormai, E.P si domanda perché vista la sua fragilità essendo un soggetto over 80 a rischio, invalido al 100%, non sia stato ancora contattato per la vaccinazione domiciliare anti- covid 19. La moglie peraltro nonostante sia 13 anni più giovane del marito lamenta tuttavia gli acciacchi dell'età, difficoltà motorie e affaticamento cronico. Vero anche che a causa del periodo in essere si sono drasticamente ridotte le visite di amici e parenti che fino a qualche anno fa potevano supportare l'assistenza da parte della moglie ed alternarsi alle assistenti sociali, che tuttavia restano presenti tre volte la settimana, per circa un'ora ad incontro, da circa un anno invece pesa tutto o quasi sulle spalle della moglie.

IN ATTESA

Il medico di famiglia, la dottoressa Trolese Ketty sostiene di aver inoltrato la richiesta di vaccinazione domiciliare anti covid 19 già da tempo e di essere in attesa di risposta da parte della Ulss di riferimento. Con un filo di voce, E.P «Ne ho viste tante in tutta la mia vita come carabiniere, per anni come volontario ma come questo ultimo periodo io davvero non ho ricordi. È una vergogna che alla mia età non sia stato ancora contattato per la vaccinazione domiciliare anti-covid 19 domiciliare e così anche per mia moglie ormai rimasta l'unica a seguirmi giorno e notte».

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Il Gazzettino