SPINEA - I Carabinieri della Stazione di Spinea hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di R.M. di anni...
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Il perito doveva appunto accertare lo stato di salute psicologica dell’uomo nel pregresso procedimento e proprio grazie alla sua analisi l’uomo veniva provvisoriamente riconosciuto come socialmente pericoloso, pur se mandato assolto per lo specifico episodio di stalking alla donna.
A seguito della denuncia acquisita e degli accertamenti svolti dagli investigatori, veniva richiesta dal p.m e convalidata dal giudice la misura cautelare che costringe l’uomo in idonea struttura detentiva per essere immediatamente sottoposto a visita e protocollo medico, misura anche volta a tutelare il professionista e la donna dalla reiterazione continua delle deliranti minacce. In particolare, il tenore particolarmente crudo ed esplicito delle minacce sia di morte che di malesseri fisici e sofferenze nei confronti del professionista, ritenuto il colpevole unico dei suoi guai giudiziari, convincono il Giudice ad emettere il massimo provvedimento cautelare possibile: la privazione della libertà personale e la traduzione in carcere con visita medica obbligatoria.
Il contrasto alla violenza di genere e l’ascolto delle vittime di atti persecutori rappresenta per i Carabinieri una priorità istituzionale contrastata con ogni risorsa e mezzo messo a disposizione dalla legge. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino