Unioni gay, Spinea taglia ​il traguardo, primo in Veneto

Unioni gay, Spinea taglia il traguardo, primo in Veneto
Non ci sono ancora i documenti ufficiali ma se non altro ora una bozza delle direttive ministeriali «sblocca» la possibilità di celebrare le prime Unioni...

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Non ci sono ancora i documenti ufficiali ma se non altro ora una bozza delle direttive ministeriali «sblocca» la possibilità di celebrare le prime Unioni civili. Una notizia che rasserena Gino Tagliapietra, 65 anni, e Lorenzo Bagato, 70, di Spinea, che ieri, dopo un nuovo incontro in municipio, hanno ufficialmente annunciato ad amici e parenti la data del loro matrimonio: il prossimo 3 settembre. La coppia, che sta insieme da 41 anni, era impaziente e temeva che l'attesa dei decreti attuativi e delle indicazioni del governo, necessari al Comune per procedere senza intoppi a un atto regolare, li avrebbe costretti a rinviare la data che, sulla scia dell'entusiasmo per il "sì" alla Cirinnà, avevano immediatamente fermato, prenotando ristorante e invitando gli amici. Ma nei municipi, in tutta Italia, non si potevano avere certezze sull'arrivo dei decreti, che possono richiedere anche sei mesi, e quindi si era creato un clima di incertezza sulla possibilità di celebrare realmente l'unione.

«Gli uffici si stanno attrezzando - spiega l'assessore di Spinea Gianpier Chinellato, che celebrerà le nozze - non c'è nulla di ufficiale dal governo però ora almeno ci sono delle bozze di direttive che ci permettono di lavorare ai vari atti. Quindi ora ci siamo sentiti pronti a dare garanzie a Lorenzo e Gino per settembre: per quella data non ci saranno problemi». In effetti in municipio c'è ancora da lavorarci su, per capire come modificare il regolamento interno del Comune (che attualmente prevede solo matrimoni civili e non Unioni) e per produrre gli altri atti obbligatori. Dal governo servono infatti indicazioni sull'eventuale cambio del cognome, sui diritti patrimoniali (le unioni e le separazioni dei beni) e sulla separazione. Tutte indicazioni che dovranno essere inserite nel contratto dell'Unione che le coppie omosessuali sottoscriveranno con il loro "sì". «La settimana scorsa si è riunita la giunta - aggiunge Chinellato - e il sindaco ha firmato le deleghe, perché fino a quel momento risultava che solo lui potesse celebrare le Unioni. E con l'autorizzazione del prefetto anch'io sarò autorizzato a unirli». 

Qualche altra coppia gay si è fatta avanti nei giorni scorsi, semplicemente per avere informazioni e quindi senza l'urgenza di arrivare in fretta a una data di celebrazione. Da molti comuni veneti però stanno piovendo richieste di chiarimenti sul municipio veneziano - che in qualche modo è diventato capofila sul tema, alla luce della determinazione della coppia a "sfruttare" subito le possibilità aperte dalla Cirinnà - per capire le modalità su come accogliere le richieste di coppie omosessuali intenzionate a unirsi civilmente. In ogni caso da settembre, almeno a Spinea, il "sì" sarà veramente per tutti.
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Il Gazzettino