Spinea, omicidio di Vera e Flonino. La ricostruzione: «La follia di Viron, prima lo sparo in testa alla ex moglie poi raffica di coltellate»

SPINEA - Viron Karabollaj avrebbe prima sparato in testa alla ex moglie per poi avventarsi con violenza sul suo nuovo compagno, Flonino Merkuri, colpendolo ripetutamente a...

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SPINEA - Viron Karabollaj avrebbe prima sparato in testa alla ex moglie per poi avventarsi con violenza sul suo nuovo compagno, Flonino Merkuri, colpendolo ripetutamente a coltellate e quindi inseguendolo fino al garage dell'abitazione, dove il giovane ha cercato invano di fuggire per sottrarsi alla brutale aggressione. A questo punto il quarantunenne di nazionalità albanese sarebbe tornato al piano superiore per finire Vera Myrtaj a coltellate: l'autopsia ne ha contate una decina complessivamente, di cui sono risultate mortali quelle che hanno raggiunto cuore e polmoni della trentasettenne. I fendenti inferti a Merkuri sono stati invece ben 55 e hanno raggiunto varie parti vitali, non lasciando scampo al ventiquattrenne.

LA PISTOLA MODIFICATA

Gli inquirenti ricostruiscono così la dinamica del duplice omicidio avvenuto nel pomeriggio di domenica scorsa, tra le 18 e le 18.30, all'interno della villetta di via Leopardi, a Spinea, dove la coppia risiedeva. Karabollaj aveva portato con sè la pistola che ha utilizzato per sparare all'ex moglie: un'arma che probabilmente aveva lui stesso modificato, rendendola però non letale. Il proiettile che ha colpito in testa la trentasettenne, all'altezza di un occhio, non ha provocato infatti la sua morte, e Karabollaj ha dovuto quindi infierire a coltellate sul corpo della donna.

Completate le autopsie, eseguite dal medico legale Carlo Terranova, la sostituto procuratore Daniela Moroni ha dato ieri il nulla osta ai familiari per i funerali, che si svolgeranno nei prossimi giorni. Quasi certamente la rappresentante della pubblica accusa disporrà una perizia sulla pistola prima di chiudere l'inchiesta. Il fascicolo è destinato ad essere archiviato per morte del reo: dopo aver portato a compimento il suo folle piano, infatti, Karabollarj si è tolto la vita all'interno di un capannone dell'azienda per la quale lavorava.
Incredibilmente nessuno dei vicini di casa ha sentito alcun rumore: né lo sparo, né ne urla delle vittime. Le uniche grida che sono state avvertite, e riferite agli inquirenti, sono state quelle della figlia di Vera che, rientrata a casa verso sera, ha scoperto il cadavere di Flonino nel garage.


La Procura ha già coinvolto il Tribunale per i minorenni che si dovrà occupare delle due figlie di Vera, rimaste drammaticamente senza entrambi i genitori.


 

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Il Gazzettino