Spinea. Cade in bici sulla ciclabile e porta il Comune in tribunale: «Voglio 15mila euro di risarcimento»

Spinea. Cade in bici sulla ciclabile e porta il Comune in tribunale: «Voglio 15mila euro di risarcimento»
SPINEA - Un ciclista, caduto a terra sulla pista ciclabile, chiede di essere risarcito e porta il Comune di Spinea in tribunale. L'amministrazione, tramite...

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SPINEA - Un ciclista, caduto a terra sulla pista ciclabile, chiede di essere risarcito e porta il Comune di Spinea in tribunale. L'amministrazione, tramite l'assicurazione, incarica un legale a difenderlo. Il fatto è avvenuto nell'estate del 2020. L'uomo, che stava percorrendo via Roma, lungo la pista ciclabile, all'altezza del civico 13 è caduto a terra. Un incidente avvenuto, secondo quanto denuncia, a causa dello stato di dissesto della pavimentazione stradale, per affioramento di radici arboree.

Cade in bici e chiede il risarcimento

Il ciclista ha riportato danni materiali e da lesione personale e chiede un risarcimento danni per 15.299,46, indicando il Comune come principale responsabile, per omessa e/o insufficiente manutenzione della superficie di proprietà dell'Ente.

Fallito il tentativo di accordo con l'assicurazione, il confronto continuerà quindi in tribunale e l'udienza è fissata per il prossimo 7 febbraio. Il Comune, come da una delibera (in cui si prende atto della volontà dell'agenzia di assicurazioni) votata dalla giunta in una recente seduta, si costituisce in giudizio, incaricando quindi un avvocato di Milano, Alessandro Bruzzone, a difenderne gli interessi. All'avvocato Luciano Faraon è stata invece affidata, con un'altra delibera, la difesa dell'ente alla Corte di giustizia tributaria regionale del Veneto dal ricorso di una cittadina di Spinea contro l'avviso d'accertamento d'ufficio che è stato emesso nei suoi confronti per l'anno 2014, in qualità di erede del precedente proprietario.

Accertamento che risulta giuridicamente fondato in quanto si è provveduto a contestare l'omesso versamento dell'Imu dovuta per l'area fabbricabile si legge nella delibera nella quale si cita la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia che a febbraio dello scorso anno aveva già respinto il ricorso.
 

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Il Gazzettino