Vince la causa con il Comune dopo 20 anni, ma la sua attività è chiusa

Il Comune
SPILIMBERGO - L'amministrazione Francesconi condannata a pagare cause vecchie di vent'anni se non quaranta. Non ha fatto neppure in tempo a concludere la controversia...

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SPILIMBERGO - L'amministrazione Francesconi condannata a pagare cause vecchie di vent'anni se non quaranta. Non ha fatto neppure in tempo a concludere la controversia post-terremoto di Panigai che già si ripresentano altri fantasmi del passato a reclamare risarcimenti. È il caso recente dell'Atlantic Sporting Center e del suo titolare Luciano Furlanis, dal 1997 in lite con il Comune. Ha vinto in Consiglio di Stato e proprio alcuni giorni fa ha notificato all'ente il suo ricorso al Tar finalizzato all'ottenimento di un indennizzo che compensi il torto subito. La vicenda ebbe origine il 4 settembre 1996. L'Atlantic Sporting Center, assieme ai tecnici della Federazione italiana squash, chiese al Comune la possibilità di installare un campo mobile dietro la palestra in via della Roggia e destinarlo alla pratica sportiva. A questo scopo venne quindi preparata la domanda per l'autorizzazione temporanea di un anno.


Dopo 90 giorni dal Comune non arrivò alcuna osservazione e scattò il meccanismo del silenzio-assenso. Furlanis decise di iniziare a installare la palestra mobile per 50 milioni di lire. Non appena terminato lo scheletro dell'impianto, i vigili urbani gli intimarono di bloccare tutto sostenendo che la struttura non fosse prevista dal Piano regolatore (peraltro scaduto). Furlanis fece ricorso al Tar di Trieste affinché si pronunciasse sulla sospensione dei lavori e la rimozione delle opere edili. Contemporaneamente gli venne notificato un decreto penale di condanna per lavori edilizi realizzati senza concessione (a 6,7 milioni di lire ammonta l'ammenda pagata da ciascuno dei soci dell'Atlantic). A febbraio 1999 il Tar gli diede invece ragione e condannò il Comune di Spilimbergo a rimborsare le spese giudiziali, 5 milioni di lire. Il Comune decise di resistere e fece ricorso al Consiglio di Stato. Furlanis ha atteso 14 anni per avere soddisfazione dalla giustizia amministrativa, nel frattempo travolto dagli impegni economici derivati dalle spese sostenute (20 mila euro soltanto di avvocati), è stato costretto pure a chiudere l'Atlantic Sporting Center.


Ora chiede i danni al Comune che nel 2011 aveva stimato 500mila euro. Tanto ha calcolato lo studio romano Carnelutti indicando 70 euro di mancato guadagno al giorno nell'arco di quindici anni. «Purtroppo per noi si tratta di un'altra vicenda storica, difficile da commentare ha dichiarato l'assessore al bilancio Marco Dreosto affideremo presto la questione ad un legale. Questa amministrazione non è un bancomat a fondo perduto e se ci sono responsabilità dovranno essere accertate». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino