​40 profughi salgono sul palco, si esibiscono in spettacolo teatrale

La locandina dello spettacolo dei profughi
GRADISCA D'ISONZO (Gorizia) - Dallo scorso mese di maggio, circa 40 profughi ospiti del Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Gradisca d'Isonzo,...

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GRADISCA D'ISONZO (Gorizia) - Dallo scorso mese di maggio, circa 40 profughi ospiti del Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Gradisca d'Isonzo, sono stati coinvolti in un percorso teatrale condotto dall'attrice e regista Elisa Menon per la realizzazione dello spettacolo “Zmaka. Terra”. L'intento di questo progetto è di aprire uno spazio di incontro e riflessione sulla questione delle migrazioni per osservare questo fenomeno da tutti i punti di vista e sintetizzare quali siano le possibilità e le implicazioni dell'accoglienza.


«Cerchiamo soprattutto un contatto umano, lo cerchiamo al di là della propaganda, dello scontro, del dibattito, lo vogliamo senza interferenze, autentico, efficace e possiamo realizzarlo sulla scena, luogo nel quale da sempre gli esseri umani si interrogano su sé stessi, alla fine di un lungo cammino, a patto di metterci in gioco, di compiere ogni passo con le nostre gambe - spiegano gli organizzatori -. Quando si parla di migranti facilmente si pensa al mare, all'acqua, ai barconi, il nostro racconto ci porta invece a percorrere il viaggio per terra, quello fatto a piedi, o sui camion, o sotto i camion, passo dopo passo, nel deserto, nella foresta, con la terra nelle scarpe».
 
In scena accanto ai 40 richiedenti asilo 10 attrici italiane e il musicista Gaetano Fidanza che ha affiancato Elisa Menon nella fase finale intensiva del progetto: 50 esseri umani per un racconto che riguarda tutti noi, una serata unica, un evento straordinario. Ingresso libero. L’appuntamento è per domenica 31 luglio alle 21, nella Corte Marco D'Aviano, a Palazzo Torriani, a Gradisca d'Isonzo. In caso di pioggia si rinvia a lunedì primo agosto nello stesso luogo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino