JESOLO «Il Mose? Un omicidio perfetto: dopo 20 anni e 9 miliardi spesi, nessuno vuole finirlo. Se non si può abbassare l'acqua alta, allora alziamo i veneziani:...
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Il riferimento successivo è stato per il maltempo che ha colpito il Bellunese: «Non credete ai cambiamenti climatici, ho visto le foto delle vostre montagne, non è stato il vento ad abbattere gli alberi, ma è stata l'Ikea. Nella realtà gli eventi calamitosi sono il nostro Pil, se oggi non è successo nulla siamo solo diventati più poveri». Una battuta che ieri ha fatto infuriare il deputato bellunese Roger De Menech, che si è detto arrabbiato e indignato per le prese in giro rivolte ai bellunesi. «Grillo è semplicemente indecente - ha commentato l'esponente del Pd - un clown, direbbero gli inglesi, ovvero un pagliaccio. La Lega e Salvini sono i suoi degni complici. Se avesse un minimo di dignità dovrebbe chiedere immediatamente scusa e devolvere alle popolazioni disastrate dal maltempo di questi giorni i milioni che guadagna con i suoi spettacoli in cui si permette di dileggiare chi è stato colpito dal maltempo». In realtà durante lo spettacolo, Grillo ha toccato anche l'argomento pubblico pagante e incassi, circa un migliaio le persone presenti a Jesolo. «Qui siete sempre in tanti, ma una volta avrei riempito l'intero palazzo e fatto delle repliche dice il comico e io da buon genovese mi chiedo che fine hanno fatto gli altri. La verità è che non guadagno più come un tempo e per questo ho detto ai miei figli che dobbiamo abbassare il tenore di vita. Loro non mi hanno mai chiesto nulla, ora mi chiamano sempre per chiedermi se il teatro è pieno».
Parlando della sua insonnia Grillo ha detto che ha fatto di tutto per curarla: «Ora me la coltivo perché se non dormo non morirò mai nel sonno, è bellissimo. Mi aggiro nelle città come una prostituta si aggira in una città senza marciapiedi».
I TEMI
Durante lo show Grillo ha raggiunto diversi argomenti, dal riscaldamento terrestre ai costi della sanità per arrivare all'economia virtuale e ai temi ambientali. Sempre trattati con il consueto sarcasmo. Scontati gli attacchi alla stampa e i riferimenti alla politica: «Lasciate perdere il nano, per lui è un brutto periodo». Su Renzi: «Mi ha cotto il fegato, ma non ho paura del Pd». Il rischio nuovi fascismi? «L'arma giusta è l'umorismo». Sull'attualità non è mancato nemmeno il riferimento al governo. «Se i nuovi politici non sono migliori dei vecchi, allora abbiamo sbagliato». E poi un richiamo sul mondo del lavoro e alla disoccupazione: «Una persona senza lavoro va governata. Come? Dandogli un reddito. Non abbiamo inventato nulla, ci adeguiamo al resto d'Europa». Per il finale Grillo si è affidato al pubblico, chiedendo al pubblico che argomento trattare. Su tutti l'ha spuntata uno spettatore che ha urlato il trattore: quasi incredulo Grillo ha salutato ricordando l'importanza dell'agricoltura, quella rispettosa dell'ambiente.
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Il Gazzettino