Grillo show con ironie su Mose e maltempo, il Pd: «Ora si scusi»

JESOLO «Il Mose? Un omicidio perfetto: dopo 20 anni e 9 miliardi spesi, nessuno vuole finirlo. Se non si può abbassare l'acqua alta, allora alziamo i veneziani:...

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JESOLO «Il Mose? Un omicidio perfetto: dopo 20 anni e 9 miliardi spesi, nessuno vuole finirlo. Se non si può abbassare l'acqua alta, allora alziamo i veneziani: basta un'operazione, una protesi a tutti e risolviamo il problema». Per l'inizio di "Insomnia", il suo ultimo spettacolo  andato in scena al Palaturismo di Jesolo, Beppe Grillo punta tutto sull'ondata di maltempo che ha travolto il Nordest. Da solo in scena, mai disteso sul letto posizionato sul palco, il comico genovese ha girato quasi sempre tra la platea. E dopo aver ricordato i problemi del centro storico veneziano, ha sottolineato quelli del litorale jesolano: «Sono arrivato in albergo portandomi un secchiello di sabbia», alludendo all'erosione della spiaggia.

 

Il riferimento successivo è stato per il maltempo che ha colpito il Bellunese: «Non credete ai cambiamenti climatici, ho visto le foto delle vostre montagne, non è stato il vento ad abbattere gli alberi, ma è stata l'Ikea. Nella realtà gli eventi calamitosi sono il nostro Pil, se oggi non è successo nulla siamo solo diventati più poveri». Una battuta che ieri ha fatto infuriare il deputato bellunese Roger De Menech, che si è detto arrabbiato e indignato per le prese in giro rivolte ai bellunesi. «Grillo è semplicemente indecente - ha commentato l'esponente del Pd - un clown, direbbero gli inglesi, ovvero un pagliaccio. La Lega e Salvini sono i suoi degni complici. Se avesse un minimo di dignità dovrebbe chiedere immediatamente scusa e devolvere alle popolazioni disastrate dal maltempo di questi giorni i milioni che guadagna con i suoi spettacoli in cui si permette di dileggiare chi è stato colpito dal maltempo». In realtà durante lo spettacolo, Grillo ha toccato anche l'argomento pubblico pagante e incassi, circa un migliaio le persone presenti a Jesolo. «Qui siete sempre in tanti, ma una volta avrei riempito l'intero palazzo e fatto delle repliche dice il comico e io da buon genovese mi chiedo che fine hanno fatto gli altri. La verità è che non guadagno più come un tempo e per questo ho detto ai miei figli che dobbiamo abbassare il tenore di vita. Loro non mi hanno mai chiesto nulla, ora mi chiamano sempre per chiedermi se il teatro è pieno».
Parlando della sua insonnia Grillo ha detto che ha fatto di tutto per curarla: «Ora me la coltivo perché se non dormo non morirò mai nel sonno, è bellissimo. Mi aggiro nelle città come una prostituta si aggira in una città senza marciapiedi».
I TEMI

Durante lo show Grillo ha raggiunto diversi argomenti, dal riscaldamento terrestre ai costi della sanità per arrivare all'economia virtuale e ai temi ambientali. Sempre trattati con il consueto sarcasmo. Scontati gli attacchi alla stampa e i riferimenti alla politica: «Lasciate perdere il nano, per lui è un brutto periodo». Su Renzi: «Mi ha cotto il fegato, ma non ho paura del Pd». Il rischio nuovi fascismi? «L'arma giusta è l'umorismo». Sull'attualità non è mancato nemmeno il riferimento al governo. «Se i nuovi politici non sono migliori dei vecchi, allora abbiamo sbagliato». E poi un richiamo sul mondo del lavoro e alla disoccupazione: «Una persona senza lavoro va governata. Come? Dandogli un reddito. Non abbiamo inventato nulla, ci adeguiamo al resto d'Europa». Per il finale Grillo si è affidato al pubblico, chiedendo al pubblico che argomento trattare. Su tutti l'ha spuntata uno spettatore che ha urlato il trattore: quasi incredulo Grillo ha salutato ricordando l'importanza dell'agricoltura, quella rispettosa dell'ambiente.
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Il Gazzettino