Row Venice, donne ai remi per consegnare la spesa a domicilio

Row Venice
VENEZIA - Aiutare le famiglie e al tempo stesso piccole aziende agricole e ristoratori. È quello che stanno facendo ormai da settimane le vogatrici di Row Venice,...

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VENEZIA - Aiutare le famiglie e al tempo stesso piccole aziende agricole e ristoratori. È quello che stanno facendo ormai da settimane le vogatrici di Row Venice, associazione sportiva no profit molto attiva in laguna. Tutto è iniziato circa a fine marzo, quando l'associazione è entrata in contatto con un'azienda agricola biologica di Noale, Donna Gnora, che da anni ogni mercoledì porta a Venezia i suoi prodotti ortofrutticoli utilizzando proprio una piccola barca a remi. Le richieste però sono aumentate, come anche le famiglie di veneziani che, per motivi di età e sicurezza, hanno avuto bisogno di qualcuno che portasse loro la spesa a domicilio.


L'azienda tuttavia non era in grado di soddisfare tutte le richieste ed è stato a quel punto che le vogatrici di Row Venice hanno deciso di riprendere i remi. «Durante questo periodo di lock down abbiamo deciso di prestare gratuitamente il nostro aiuto e le nostre barche, recapitando scorte alimentari a domicilio in collaborazione con varie aziende ortofrutticole e di ristorazione cittadine, seguendo tutte le norme sanitarie ed anticontagio spiega Nancy McElroy, coordinatrice dell'associazione - Il nostro ruolo consiste nel mero trasporto della spesa, prelevandola direttamente dal produttore, ed abbiamo provveduto a dare la nostra piena disponibilità sia alla Protezione Civile che alle varie associazioni locali che svolgono la stessa attività a piedi. Per ora siamo attive 4 giorni alla settimana, coprendo tutta la città».
Da circa metà aprile alle aziende agricole si sono aggiunti anche alcuni esercizi di ristorazione come il Bacaro del gelato, Estro vino e cucina e il Refolo che, senza l'aiuto di Row Venice non sarebbero in grado di effettuare consegne a domicilio in tutta la città, sia per motivi logistici che per questioni economiche, viste le difficoltà degli ultimi mesi.

«A Pasqua è stato molto emozionante spiega Giulia Tagliapietra, vogatrice storica di Row Venice abbiamo consegnato a moltissime famiglie scatoloni con pranzi pasquali sottovuoto facendo felici tante persone». 
L'associazione era inattiva da febbraio, avendo dovuto bloccare per via dell'emergenza sanitaria sia i corsi di voga alla veneta (principalmente rivolti ai turisti) che quelli, gratuiti, organizzati con le scuole superiori veneziane. Ora il lavoro è quotidiano e occupa le istruttrici dalle 10 del mattino alle 16 del pomeriggio 4 giorni su 7. «Le richieste sono tantissime - continua Giulia Tagliapietra - solo ieri per esempio turnandoci in dieci e utilizzando le nostre quattro barche siamo riuscite ad effettuare circa 60 consegne tra Castello, Cannergio, San Polo e Santa Croce, alcune organizzate in punti di ritrovo e altre direttamente a domicilio. Noi siamo felici di uscire a vogare e al tempo stesso offriamo un aiuto gratuito a famiglie e piccole aziende, un aiuto che abbiamo intenzione di portare avanti fino alla fine dell'emergenza».

Anche per oggi sono previste più di 50 consegne, Giudecca compresa: un grande impegno che però non pesa per niente alle istruttrici, tutte donne, alcune nate a Venezia e altre no, di tutte le età: «Navigare in una Venezia senza moto ondoso è sicuramente un privilegio, tanto quanto farlo in un ambito di volontariato ed aiuto reciproco. Ciò che ci auspichiamo è che il trasporto ecosostenibile diventi diffuso, ed indicato dalla pubblica amministrazione come preferibile a quello a motore: i bassi limiti di velocità imposti nel centro storico di Venezia consentono infatti un più rapido servizio a remi che a motore, con inquinamento acustico ed emissioni zero! Così come teniamo al mantenimento delle tradizioni, teniamo anche alla salvaguardia della nostra città, unica al mondo, che vediamo nel tempo sbriciolarsi e venire oltremodo mercificata, a discapito dei suoi cittadini».
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Il Gazzettino