Padova. Specializzandi nei pronto soccorso, dati i primi incarichi per sopperire alla carenza di medici

La delibera dell'Ulss 6 Euganea approva tre incarichi a Schiavonia, altri 4 a Camposampiero e 7 a Cittadella

Pronto soccorso di Cittadella
PADOVA - I primi quattro hanno varcato la soglia del Pronto soccorso di Cittadella lo scorso giugno. Ora ne sono in arrivo altri quattordici tra Schiavonia, Camposampiero e...

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PADOVA - I primi quattro hanno varcato la soglia del Pronto soccorso di Cittadella lo scorso giugno. Ora ne sono in arrivo altri quattordici tra Schiavonia, Camposampiero e Cittadella. E' la carica dei giovani camici bianchi arruolata dall'Ulss 6 per far fronte alle gravi carenze di personale sofferte nei reparti di Emergenza - Urgenza. Per la prima volta entrano a far parte dell'équipe, con contratti in libera professione, medici specializzandi dal primo anno in poi. Lo sancisce una delibera pubblicata nei giorni scorsi dall'ente di via Scrovegni. «Da anni si fatica ad assumere nei Pronto soccorso medici dipendenti a tempo indeterminato, spesso i concorsi vanno deserti, un trend comune un po' in tutto il Veneto e in Italia - spiega il dottor Aldo Mariotto, direttore sanitario dell'Euganea -. Fatta questa premessa, ad oggi all'Ulss manca circa il 30 per cento di personale medico nei Pronto soccorso. Su 76 figure previste, abbiamo solamente 53 medici dipendenti. Copriamo le carenze con le formule consentite dalla normativa, utilizzando le convenzioni migliori tra costi e qualità. Di recente abbiamo aperto i bandi agli specializzandi, i primi quattro sono arrivati a giugno a Cittadella. Adesso sono stati conferiti gli incarichi libero professionali ad altri 14, c'è chi è al primo anno di specialità in Emergenza - Urgenza ma anche chi è già al terzo. Sono laureati che stanno affrontando un percorso formativo e per loro un incarico di questo tipo può essere un arricchimento. Seguono i codici minori che, di fatto, sono metà delle prestazioni nei Pronto soccorso».

Specializzandi in corsia

La delibera approva tre incarichi a Schiavonia, altri 4 a Camposampiero e 7 a Cittadella. Ciascuno dei giovani dottori ha un massimale settimanale di 8 ore con remunerazione di 40 euro lordi l'ora. La novità è prevista dall'art. 12 del decreto legge "Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali" di quest'anno. Dove, tra le altre cose, si introduce una misura sperimentale volta a consentire che i medici in formazione specialistica, su base volontaria e al di fuori dell'orario dedicato alla formazione, possano assumere incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri fino a 8 ore settimanali. Si legge nelle motivazioni dell'Ulss Euganea: «Rappresenta una soluzione estremamente vantaggiosa per l'Azienda perchè consente non solo di coprire le ore lasciate scoperte dagli incarichi libero professionali cessati, ottenendo un verosimile risparmio di spesa rispetto ad un ordinario incarico di questo tipo, ma permette anche di garantire una accettabile gestione dei turni nell'area Codici minori, un contenimento dei tempi di attesa e una distribuzione dei carichi di lavoro».

Il tutto, delineando «una grave situazione nelle unità operative Pronto soccorso di Cittadella, Piove di Sacco, Schiavonia e Camposampiero» e «per evitare l'interruzione del servizio». L'intenzione è di perseguire la strada degli specializzandi. «In corsia rimangono ancora i cosiddetti medici gettonisti e le cooperative, che ringraziamo per quanto svolto, ma l'augurio è di arrivare a metà 2024 con una situazione più definita. Speriamo che gli specializzandi si fidelizzino all'Azienda per poi diventare dipendenti», conclude Mariotto. 

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Il Gazzettino