MONTEGROTTO - Sono state una cinquantina, l’anno scorso, le sanzioni elevate dalla Polizia locale nei confronti dei “furbetti” dell’immondizia che...
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"Ecco la prova"
LA RICOSTRUZIONE
«Il fatto risale allo scorso novembre, quando mia madre si vede recapitare la multa – esordisce -. Nel verbale le viene contestato di avere abbandonato dei rifiuti all’esterno dei cassonetti. Fra questi, una prescrizione medica attraverso la quale i vigili sono risaliti a lei. Che però ci è rimasta di sasso. Nella foto scattata dagli agenti che le è stata consegnata, oltre alla ricetta si vedono altre cartacce sparse alla rinfusa, fra le quali l’estratto conto di un istituto bancario che non è il suo». Cosa può essere accaduto, allora? «Semplice – risponde Vania Silvestri -: quando è arrivata, ha trovato i recipienti oramai pieni e vi ha posato sopra il suo sacchetto. Che cos’altro avrebbe dovuto fare? Se poi, prima del controllo, è caduto, oppure qualcuno lo ha rotto o ha buttato altra immondizia a terra, non ne ha certo colpa». La donna, decisa a far valere le ragioni della madre, si reca alla sede della Municipale e parla direttamente con il comandante Maurizio Cavatton che acconsente, come prevede la normativa, ad “alleggerire” la sanzione del 50 per cento. «Ma questo né a ma madre, né a me, è sufficiente. Si tratta di una questione di principio». «Effettuare ispezioni del genere fra la spazzatura non è un lavoro piacevole – è la replica di Cavatton -, ma in molti smaltiscono il materiale di scarto in modo abusivo. I regolamenti comunali parlano chiaro: tutti i rifiuti debbono essere conferiti nei cassonetti. E’ vero che negli scorsi mesi a Montegrotto ci sono stati problemi nella raccolta da parte dell’azienda incaricata – prosegue l’ufficiale – ma ora la situazione si sta normalizzando. Proprio a causa di questi disservizi, era stato deciso di ridurre alla signora l’importo da versare». Ma Vania Silvestri da quell’orecchio non ci sente: «Io non mollo. Forse altri cittadini si trovano nella stessa situazione di mia madre. Di quanto è accaduto – conclude – parlerò il 3 febbraio in una trasmissione tv».
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Il Gazzettino