Di esperienza nell’organizzare eventi di straordinario impatto, Angelo Zomegnan, già patron del Giro d’Italia, ne ha certo tanta. Sicché sentirlo parlare...
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IL TRACCIATO
Lunghezza, numero di ostacoli e ambientazione hanno, poi, caratterizzato le diverse forme di gara: la ‘Sprint’ (6 o più km, con una ventina di ostacoli); la ‘Super’ (almeno 13 km e circa 25 ostacoli); la ‘Beast’ (almeno 20 km e una trentina di ostacoli). Prevista anche la sfida per i bimbi: 750 a 1500 metri, con rispettivamente almeno 7 e 14 ostacoli. La ‘Spartan’ ha rapidamente superato i confini Usa; in Italia è arrivata nel 2014. La sua crescita non conosce soste e prevede l’inserimento di sempre nuove connotazioni. Come le prove di ‘montagna’ che, evidentemente, presentano maggiori insidie. Non a caso, in Europa c’erano, fino ad ora, solo tre appuntamenti di montagna: in Austria, Spagna e Francia, dove si gareggerà tra una settimana. Un’offerta che, ora, si è arricchita con la ‘due giorni’ proposta in Agordino. «Aver aggiunto anche una tappa di montagna alle cinque che già sono presenti in Italia - rileva Zomegnan, che guida InnovAction 11, la realtà che cura tutte gli eventi italiani ‘Spartan Race’ - segna un importante passo in avanti. Le Dolomiti, d’altra parte, rappresentano un palcoscenico ideale per questo di tipo di sfida». L’esame c’è stato subito, con la prova ‘Beast’, la più completa e massacrante, che ha visto al via poco meno di 1900 concorrenti. Trentacinque ostacoli, distribuiti lungo i ventitré chilometri (con quasi 1900 metri di dislivello) del tracciato. Davvero sorprendenti i tempi fatti segnare dai migliori: 2h38’24” per Eugenio Bianchi, 3h48’09” per Ana Filipa Castela. Soddisfazione per i concorrenti, ma anche per i promotori. Lo registra Andrea Dal Farra, di Alleghe Funivie. «Tutto è nato da un contatto di fine 2017 con la Spartan Race Italia. Abbiamo subito condiviso la proposta perché la ritenevamo in linea con i nostri progetti di promozione di questa parte delle Dolomiti. E l’esito ha confermato che si trattava di una scelta lungimirante. Al punto che intendiamo riproporla nuovamente».
LE CLASSIFICHE
Questi, infine, i vincitori delle tre prove. Beast. Femminile. 1. Ana Filipa Castela 3h48’09”; 2. Angelique Cheateneau 3h56’34”; 3. Sarah Natali 4h12’1”. Maschile. 1. Eugenio Bianchi 2h38’24”; 2. Luca Pescodellrungg 2h42’59”; 3. Manuel Moriconi 2h49’28”. Super. Femminile. 1. Eniko Csernak 2h18’56”; 2. Vanessa Gebhardt 2h20’11”; 3. Agata Pietroszek 2h31’45”. Maschile. 1. Jean Thibault 1h40’04”; 2. Antonio Giulio Ruggiero 1h41’24”; 3. Samuel Castela 1h46’22”. Sprint. Femminile. 1. Petra Arvela 1h20’26”; 2. Linnea Sivertsson 1h20’50”; 3. Chiara Bartolucci 1h27’34”. Maschile. 1. Ibrahim Aly 1h03’40”; 2. Manuel Costa 1h05’00”; 3. Stefano Frumento 1h05’57”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino