Dopo la sparatoria e il pestaggio di mamma e figlia, si teme la vendetta: controlli potenziati

I carabinieri durante i rilievi nel rione
CITTADELLA - Dopo il pestaggio di mamma e figlia, sabato, in Contrà Corte Tosoni a Cittadella, il timore è che si scateni una faida tra famiglie sinti.  ...

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CITTADELLA - Dopo il pestaggio di mamma e figlia, sabato, in Contrà Corte Tosoni a Cittadella, il timore è che si scateni una faida tra famiglie sinti. 


Per scongiurare eventuali vendette, i carabinieri hanno intensificato i servizi di controllo nella zona, mentre proseguono le indagini per dare un nome e un volto a chi, intorno a mezzogiorno di ieri, ha pestato a sangue le due donne di 25 e 45 anni, che abitano in un palazzo del rione.
Un regolamento di conti tra la famiglia di origine sinti che sta a Cittadella e una rivale, proveniente da fuori provincia: prima la lite, poi il pestaggio, quindi 4 colpi di pistola esplosi in mezzo alla strada.

LE INDAGINI
Lungo la strada i carabinieri hanno rinvenuto tre bossoli e un coltello: tutto materiale sequestrato. Le due donne ferite, ieri pomeriggio sono tornate a casa dal pronto soccorso e si sono chiuse nella loro abitazione, per paura di ritorsioni dai rivali, fuggiti su un Opel Astra di colore grigio. Al setaccio tutte le immagini della videosorveglianza pubblica e privata, nella speranza che abbia immortalato la targa degli aggressori. I militari stanno ascoltando anche le testimonianze di chi ha assistito alla scena.

LE REAZIONI
Ieri è stata una domenica tranquilla in Contrà Corte Tosoni. Incredibile se si pensa che meno di 24 ore prima sembrava di essere su un set di un film western, tra fughe, pestaggi e spari in aria. A Cittadella comunque non si parla d’altro, a partire dai rischi potenziali che ignare persone hanno corso. Si spera non avvenga più nulla. Nella zona di via San Leopoldo dov’è avvenuta la violenta lite nessuno dice conoscere le donne rimaste ferite, fortunatamente in modo non grave. Eppure le due donne vivono in uno di quei palazzi. 


«Questo caso deve essere circoscritto e condannato per quello che emerge dalle indagini. Una spedizione punitiva di gente che viene da fuori Cittadella e che si accanisce su altri sinti che, peraltro, finirebbero di essere vittime nel momento in cui non dovessero denunciare i loro aggressori - commenta il consigliere comunale Luigi Sabatino di Fratelli d’Italia che sbotta contro coloro che continuano a chiamare il quartiere Bronx - Un caso diverso da quello cui si assiste quotidianamente in tutto il territorio con un degrado sociale e un disagio giovanile crescenti che non accade affatto solo in Borgo Treviso, dove baby gang e teppisti operano alla stessa stregua di altre zone di Cittadella, una su tutte l’area del Campo della Marta dietro al municipio cittadino. I personaggi problematici residenti nel Borgo si contano sulle dita di una mano, sono conosciuti e negli ultimi mesi sono stati molto limitati dalle forze dell’ordine che sono poche e stanno svolgendo un lavoro encomiabile. Altri vengono da fuori. Borgo Treviso - conclude - è formato nella sua totalità da brava gente. Altro che Bronx. Chi delinque deve perdere il privilegio di vivere sulle spalle della comunità e mi affianco al sindaco in questo suo appello alla Regione».
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Il Gazzettino