UDINE - Lo hanno trovato e fermato nella notte: è il secondo protagonista della sparatoria avvenuta sabato mattina a Mortegliano. Si tratta di un 30enne honduregno ma...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si è chiuso così in meno di 24 ore il cerchio rispetto al regolamento di conti andato in scena tra i campi del medio Friuli che ha visto lo sconcertante epilogo nella pistolettata ai danni di Rahmani Zazai, 24 anni, residente a Codroipo, colpito con un da un proiettile alla testa e ricoverato ancora in condizioni critiche. Fernandez, classe 1990, si trova rinchiuso nel carcere di via Spalato assieme all’altro protagonista dell’episodio, Raimondo Raiola, 44enne residente a Tricesimo, rintracciato nelle ore successive alla sparatoria, nella sua abitazione. Entrambi ora dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio in concorso, capo d’imputazione che potrebbe aggravarsi nel caso in cui il giovane afghano non dovesse farcela.
Il movente sarebbe la droga. “Tutti e quattro i protagonisti di questa vicenda sono stati individuati e il giallo si può dire quindi risolto - ha spiegato il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo, plaudendo alla celerità, al fiuto e alla professionalità delle forse dell’ordine e della collega - anche se le versioni rese dal 44enne, dal complice 30enne e dall’amico 23 dell’afghano ferito, che ha allertato i soccors,i non collimano perfettamente, ha trovato conferma la pista dello spaccio di sostanze stupefacenti e di rapporti pregressi tra i quattro, con i due arrestati che non hanno probabilmente trovato risposta alle loro pretese, facendo sfociare il tutto nel tentato omicidio”.
Domani - 8 giugno - è atteso il pronunciamento del GIP sulla convalida degli arresti di Raiola e Fernandez, il primo accusato di tentato omicidio e il secondo di concorso in tentato omicidio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino