Violentato da piccolo, scrive un romanzo autobiografico: «Dico ai giovani che si può e si deve risalire da ogni caduta»

Davide Biscaro porta nei teatri Spaceboy, la storia di una vita che sembrava nel tunnel ma che poi è ripartita verso la felicità

La copertina di Spaceboy e Davide Biscaro: la rinascita dopo il tunnel della solitudine
BASSANO - «Sì, sono io quel ragazzino. Il mio è un romanzo, ma molto autobiografico. Tra l'altro la mia storia ormai è nota, la racconto...

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BASSANO - «Sì, sono io quel ragazzino. Il mio è un romanzo, ma molto autobiografico. Tra l'altro la mia storia ormai è nota, la racconto anche negli incontri e nei teatri. Da piccolo ho subito una violenza sessuale da parte di uno sconosciuto. Ad un certo momento ho deciso di fare conoscere questo episodio terribile che mi sono portato dentro a lungo. Di raccontare la mia  vita, certo difficile, ma oggi piena di stimoli e di cose positive. C'è bisogno di far conoscere, comunicare, essere vicini ai ragazzi, aiutarli. Le nostre esperienze sono tutte utili per fare questo. Perchè tutti noi, nella vita, abbiamo subìto delle violenze, di ogni tipo».

Una bella famiglia e sei gatti

Davide Biscaro oggi ha 53 anni. Lavora in una nota azienda locale, ha una bella famiglie e sei gatti, dice tutto soddisfatto. «Usciti dalla pandemia abbiamo deciso di tornare ad abbracciarci per "sentirci" di nuovo, lo facciamo ogni mattina tutti insieme, è una dimensione ritrovata dopo gli isolamenti, le paure. Ecco, bisogna vincere le paure, superarle, questo cerco di dire nel mio libro». Fa il direttore sportivo del settore giovanile di una società di calcio, lui che di sport ne ha fatti altri. È a contatto con i giovani, capisce molti dei loro problemi, cerca soluzioni per motivarli, tirarli fuori dall'individualismo e dai modelli di riferimento che gli schemi sociali attuali propongono. «Con i ragazzi mi occupo anche degli aspetti mentali, sono un po' un mental coach insomma» spiega Davide.

Un libro, una vita

Il suo libro è nato dalla sua vita. Una storia che sta portando nei teatri del Bassanese, sempre strapieni, e sui media. Il messaggio di Spaceboy, il titolo del libro (Editrice Roma) ma anche del ragazzino protagonista, nomignolo "rubato" ad un famoso brano di David Bowie, cantante molto amato da Davide, sta girando piuttosto forte. Il prossimo appuntamento è per domenica 26 febbraio al teatro Gnoato di Sacro Cuore di Romano d'Ezzelino. Lo spettacolo è sostenuto anche da associazioni del sociale e non a caso i proventi del libro vanno alla "Casa sull'Albero", progetto di recupero e inserimento giovanile molto noto da anni a Bassano e dintorni. Un modo coinvolgente di parlare ai giovani ma anche agli adulti, utilizzando la musica come collante, per un dialogo più semplice con le nuove generazioni.

 

La locandina dello spettacolo che sta girando i teatri bassanesi.

 

Un ragazzino come tanti...

Spaceboy è la storia di un ragazzino come tanti, al quale un giorno accade di subire una violenza da parte di un uomo che non conosce. Lui, Spaceboy Davide, è pieno di vita, attratto dalla natura, ama giocare, correre, cantare, ballare, scoprire, fantasticare, esplorare, viaggiare, sognare. Cresce felice, in campagna con i nonni, persone genuine, fondamentali per la sua formazione interiore e nel suo ricorrente dialogo con Dio. 
Ma viene il momento del trauma e dell'abuso. In quel momento Spaceboy Davide viene scaraventato lontano nello spazio, in un mondo pieno di pericoli e insidie, incubi e paure. Il ragazzo inizia a soffrire e a sentirsi in colpa, a sentirsi complice con quell’essere, e via via si chiude nella sua cameretta e in sé, e rinuncia alla vita che gli  piaceva tanto.  

La solitudine, la caduta, la rinascita

Arrivano gli anni della solitudine, dei difficili rapporti familiari, di una personalità "finta" che Davide indossa. L'adolescenza in un recinto, quindi arriva la droga. Un giorno incontra l'amore, Nico, riprende così a volare. Poi una ricaduta quando quell'amore finisce, si lega molto a tre amici in tante avventure sperimentando il sesso, le droghe e il rock’n’roll, ma la prematura morte di uno di loro segna l’inizio della fine. Spaceboy Davide si lascia completamente andare fino al giorno in cui tocca il fondo con un’overdose. Un evento tragico da cui però riparte la sua rinascita sia fisica che spirituale, per riuscire a comprendere e trovare la via per la felicità.

Ragazzo dello spazio, nuovi progetti

Un percorso, dice Biscaro, che si è liberato quando ha deciso di esteriorizzare la sua esperienza fino a quel momento tenuta dentro, in sofferenza. E ora ha già in programma un nuovo progetto, coltivato insieme ad alcune società sportive: raccogliere le storie dei ragazzi, delle loro vite, per costruire un altro nuovo libro. Lo Spaceboy cioè è sempre in azione. Nell'autodedica del suo volume, Davide scrive poche ma eloquenti parole: "Per te, ragazzo spaziale, perché non hai mai smesso di credere che sarei tornato a riprenderti". 

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Il Gazzettino