AGORDO - Amine Bendaoud, 21enne marocchino che abita a Agordo, finito alle cronache nei mesi scorsi per la morte del suo cane Kaos, è stato condannato ieri per spaccio...
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IL PROCESSO
Bendaoud era chiamato a rispondere non solo di spaccio, ma anche di estorsione. Il giovane avrebbe aizzato il suo cane Kaos, un pitbull, contro un ragazzino, per farsi consegnare 30 euro. Un'accusa pesantissima che ha fatto schizzare la richiesta di condanna, pronunciata ieri dalla Procura, a 3 anni di reclusione. Bendaoud era presente, assistito dall'avv. Nives Zanon. Il processo si è svolto con il rito abbreviato, che consente di ottenere uno sconto del terzo della pena. Il difensore Zanon ha sollevato diverse perplessità sull'accusa di estorsione, in quanto dai racconti del ragazzino tutto sarebbe avvenuto su un bus di linea. «Come poteva l'imputato avere il cane sul bus?» si è chiesta l'avvocato. Una difesa che ha convinto il giudice: assolto per estorsione, ma condannato per lo spaccio. La pena così è scesa a un anno e 4 mesi di reclusione.
L'INCHIESTA
È ancora in fase di indagine invece la vicenda relativa alla morte del cane Kaos. Sono due gli indagati per uccisione di animali in concorso per quanto avvenne il 19 aprile 2019 nel piazzale dietro il supermercato Super W di Agordo. Quella sera, intorno alle 19, il pitbull si avventò sul padrone procurandogli ferite con prognosi di 15 giorni. I presenti per fermare l'animale l'avrebbero ucciso. Ma secondo alcuni il cane si era già calmato e quindi sarebbe stato un gesto gratuito. Dopo quei fatti, ripresi anche da un video, scattarono diverse denunce per uccisione di animale da parte delle associazioni animaliste.
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Il Gazzettino