Spaccio di droga e furto di una moto, giovanissimi nei guai

Spaccio di droga e furto di una moto, giovanissimi nei guai
MONTEBELLUNA/SAN POLO - Alcuni giovanissimi della “Marca” trevigiana sono emersi quali protagonisti negativi in due distinte attività di contrasto ai reati...

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MONTEBELLUNA/SAN POLO - Alcuni giovanissimi della “Marca” trevigiana sono emersi quali protagonisti negativi in due distinte attività di contrasto ai reati contro la diffusione e lo spaccio di stupefacenti e contro il patrimonio condotte nelle ore scorse, rispettivamente, dai Carabinieri delle Stazioni di Montebelluna e di San Polo di Piave.

Un 16enne e un 18enne, entrambi studenti e incensurati, sono stati deferiti in stato di libertà dai militari dell’Arma montebellunesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, essendo emerso che gli stessi, in precedenza, avevano smerciato alcuni grammi di marijuana e hashish a due 16enni incontrati in orario serale in un parchetto pubblico di Montebelluna. I due, che in prima battuta cercavano di incolparsi l’un l’altro delle avvenute cessioni di stupefacente, venivano trovati in possesso, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, di gr. 30 di hashish, gr. 20 di marijuana, un bilancino di precisione nonché della somma contante di circa 100 euro, ritenuta provento dell’illecita attività. Per i due giovanissimi acquirenti è scattata la segnalazione alla competente Autorità amministrativa.

Nei guai sono finiti anche un 18enne e due 16enni dell’opitergino che sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione, a seguito del furto di una moto da cross patito nel novembre scorso da un operaio 18enne del coneglianese che la custodiva all’interno del garage della propria abitazione.

Gli accertamenti condotti sulla cerchia delle conoscenze del giovane denunciante, vittima del furto, consentivano di risalire a un 16enne che, venuto in possesso del motociclo, aveva chiesto la “collaborazione” di un 18enne, suo amico, riferendogli di aver acquistato a sua volta il mezzo da un amico ma di non potere tenerlo a casa.

I due avevano quindi deciso di occultare in un capannone dismesso della zona di Oderzo il motociclo, che successivamente veniva venduto per la somma di 200 Euro (la moto nuova ne valeva almeno 1.500/2.000) a un 16enne presso cui è stato, infine, recuperato e restituito al legittimo proprietario, peraltro in pessime condizioni, con ingenti danni di carrozzeria ed al motore, segno di un utilizzo sicuramente inappropriato.

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Il Gazzettino