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ADRIA - Spaccio di cocaina in basso Polesine: i carabinieri trovano il canale della droga e scattano tre arresti e un obbligo di dimora. I carabinieri della Compagnia di Adria, a conclusione di una attività investigativa, hanno dato esecuzione a quattro misure cautelari, emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rovigo, nei confronti di altrettanti soggetti di origine marocchina ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’attività d’indagine, coordinata dal pubblico ministero Sabrina Duò della Procura della Repubblica di Rovigo è iniziata nei primi giorni del mese di aprile, quando a seguito di un controllo effettuato in un casolare abbandonato nel comune di Rosolina era stato arrestato un soggetto di origine marocchina per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’arresto in quell’occasione non è rimasto un’azione isolata, ma si è rivelato l’inizio di una articolata indagine finalizzata a far emergere una rete sul territorio. Infatti, le successive indagini condotte dai carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Adria, hanno permesso di acquisire numerosi elementi nei confronti di altri quattro soggetti, ben organizzati, che avevano tirato su una fiorente attività di spaccio.
Nell’arco di poche settimane, sono circa 70 le cessioni di sostanza stupefacente documentate nei confronti di persone provenienti dalle province di Rovigo, Venezia e Ferrara. Ieri pomeriggio sono stati arrestati tre uomini, due dei quali condotti in carcere a Rovigo mentre uno è stato raggiunto dal provvedimento direttamente dal carcere di Padova in quanto nel frattempo era stato arrestato per un altro reato. L’ultimo è stato posto alla misura dell’obbligo di dimora.
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Il Gazzettino