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PADOVA Era stato tra i protagonisti dell’ondata di spaccate dell’estate 2019. Arrestato, incarcerato e poi espulso e ac compagnato al centro per il rimpatrio, Diop Alassane, “gigante” senegalese 44enne, è tornato ad occupare i verbali delle forze dell’ordine: in manette ancora una volta per aver assaltato un negozio alla ricerca di qualche spicciolo del fondo cassa. Ieri mattina i poliziotti delle Volanti, guidati dal vice questore Michela Bochicchio, gli hanno stretto le manette ai polsi quando l’hanno scoperto a rubare nel negozio cinese B&G di via Tommaseo, che si affaccia, su un lato, all’interno del Park Padova Stazione.
Tutto è successo ieri mattina quando una volante stava passando per via Tommaseo: i poliziotti hanno notato che la porta di del market cinese era semiaperta e danneggiata. Si sono fermati e hanno dato un’occhiata all’interno.
Diop lassane è un habitué delle cronache: il suo curriculum criminale spazia dalla violenza sessuale nei confronti di una minorenne, ai furti, dalle risse alle rapine, dallo spaccio di sostanze stupefacenti alle resistenze a pubblico ufficiale. Ma in città è noto per essere stato l’autore di almeno una delle numerose spaccate che hanno contraddistinto le estati 2018 e 2019. Nel settembre di due anni fa era stato pizzicato dalla polizia dopo la spaccata all’”Antico Forno” di via San Clemente. Aveva mandato in frantumi la vetrina con l’obiettivo di impossessarsi degli spiccioli nel registratore di cassa. Il colpo era stato immortalato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza e gli agenti erano riusciti ad attribuirgli la responsabilità del furto.
Diop Alassane si era fatto dieci mesi di carcere, ma il giorno dopo la scarcerazione si era visto notificare il decreto di accompagnamento al centro di permanenza di Brindisi per il ritorno in Patria, vista la pericolosità sociale.
Il senegalese è stato scortato in Puglia ma non è mai stato imbarcato sul volo diretto a Dakar. Gli è stato consentito di rimanere nel centro di accoglienza, in attesa della decisione della Commissione territoriale, chiamata ad esprimersi sulla sua richiesta di protezione internazionale. Nel frattempo Diop Alassane è riuscito però a scappare dal centro, a far perdere le proprie tracce e a far rientro a Padova, dove non ha mancato di tornare alle sue vecchie abitudini.
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Il Gazzettino