Spaccate nei negozi, gravi i danni: boom di richieste per le riparazioni

MESTRE - Le spaccate sono il fenomeno criminale del momento in città. Una lunghissima sequela di colpi che, solo due sere fa, ha visto l’ultimo episodio a...

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MESTRE - Le spaccate sono il fenomeno criminale del momento in città. Una lunghissima sequela di colpi che, solo due sere fa, ha visto l’ultimo episodio a Marghera, alla farmacia Sant’Antonio. 


Che si tratti di un vero e proprio boom di furti ai negozi lo si vede anche dal fatto che chi deve riparare i danni, le vetrerie, sono costrette a mettere in attesa i loro clienti: c’è chi aspetta un paio di giorni, chi una settimana. «Abbiamo avuto un’impennata di richieste a partire dal 2 novembre - racconta Andrea Furlan, giornalista e titolare della Nuova Vetreria Gazzarese - in questo periodo dell’anno è abbastanza normale, ma rispetto al passato abbiamo visto una crescita esponenziale dei colpi ai negozi, mentre sono diminuiti quelli in abitazione». I numeri fanno effettivamente impressione. «Noi siamo intervenuti in circa 30 episodi in questi due mesi, purtroppo. Ci tengo a precisare che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non fa mai piacere ricevere quella telefonata al mattino. Sappiamo cosa significhi vedere finire in frantumi anni di sacrifici per un furto di pochi spiccioli, è successo anche a noi. Fa male e dispiace». Fa impressione pensare soprattutto che i furti siano ovviamente di più: quella di Furlan non è l’unica vetreria che è stata chiamata in causa. In pratica, ogni sera, da qualche parte, una vetrata finisce in frantumi, schiantata da un tombino, da un petardo, o da un’auto usata come ariete. 
LE ZONE
Le aree più bersagliate sono quelle del centro città. In calle del Sale, per esempio, il ladro (o i ladri) se li sono passati (quasi) tutti: la pizzeria Napul’è, “Da Simo Riviera” e altri negozi di abbigliamento. Poi c’è via Manin: e anche qui una vetrina in frantumi dietro l’altra. Non c’è una logica, non c’è un’attività in particolare: le spaccate riguardano bar, pasticcerie, ferramenta, negozi di articoli sportivi. Non è stata risparmiata neppure l’area del Candiani: lo stesso centro culturale, alcune settimane fa, è stato preso di mira e i ladri si sono fatti largo sfasciando porte e serramenti. Infine c’è la zona di via Bembo e via Aleardi. Il tutto sempre per andare a caccia del fondo cassa: come se oggi, ancora, qualche commerciante lasciasse del denaro in bottega prima di rientrare a casa. La caccia delle forze dell’ordine continua: l’ipotesi è che si tratti di uno sbandato a caccia di spiccioli da reinvestire in eroina. Le indagini continuano, ma per il momento i colpi si ripetono ogni notte e c’è anche chi è già arrivato al secondo giro di visite sgradite. 
I DANNI

Se il bottino è poca roba, però, i danni spesso finiscono per fare male. «Riparare una vetrata in frantumi? Dipende ovviamente dal tipo di danno - spiega Furlan - si va dai 300 ai 2.600 euro. In certi casi abbiamo visto un lavoro fatto a regola d’arte, se così si può dire. Ci sono dei ladri che hanno imparato a sfilare i fermavetri e a rimuovere la vetrata, in pratica è un lavoro professionale. Poi ci sono quelli che scagliano semplciemente un tombino di ghisa contro la vetrina, e lì sono dolore. Specialmente se si va a danneggiare il telaio». Il suggerimento degli esperti per limitare incursioni e danni, quindi, è quello di potenziare i supporti. «Il primo suggerimento è, per chi le ha, di abbassare sempre le serrande. Per rendere ancora più sicure le vetrate sarebbe utile poi fissare il fermavetro al telaio con delle viti, in maniera che non si riesca più a sganciarla da fuori». 
 

 

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Il Gazzettino