Padova. Spaccata al ristorante, la titolare: «Ha preso il fondo cassa e poi si è ingozzato di dolci, l'ho visto dalle telecamere»

Spaccata al ristorante Veganda
PADOVA - Una spaccata che oltre al danno, sa tanto di beffa: il ladro entrato martedì notte nel ristorante Veganda prima di andarsene con la refurtiva si è...

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PADOVA - Una spaccata che oltre al danno, sa tanto di beffa: il ladro entrato martedì notte nel ristorante Veganda prima di andarsene con la refurtiva si è avvicinato alla vetrina della pasticceria e si è messo a mangiare dolci e biscotti, incurante dell'allarme che suonava. Poi, evidentemente non ancora sazio, ha afferrato un vassoio di pasticcini per portarli con sé. È la prima volta che il noto ristorante in Prato della Valle subisce un furto del genere, ancora sconvolta la titolare del ristorante Anna Maria Lelli: «Riguardando le immagini della videosorveglianza mi sono venuti i brividi - racconta - Non mi capacito del sangue freddo di questo delinquente che nonostante l'allarme stesse suonando si mette a mangiare i dolci, una sfrontatezza davvero preoccupante. Questa mattina abbiamo trovato anche delle tracce di sangue: dalle immagini si vede il ladro afferrare una tovaglia per tamponarsi una ferita, probabilmente se la sarà provocata rompendo il vetro o cercando di forzare la cassa».

Il ladro è entrato nel ristorante a mezzanotte, afferrato un sasso ha rotto il vetro della finestrella che dà sul retro del locale riuscendo così ad intrufolarsi con discreta agilità, una volta dentro si dirige verso la cassa e cerca inutilmente di aprirla utilizzando l'apposito tablet, decide quindi di portarsela via ancora chiusa staccandola dai fili. La refurtiva è il fondo cassa, circa 150 euro, e i due palmari utilizzati per prendere le ordinazioni, oltre ai dolci consumati e portati con sé. «Quando il ladro è entrato è subito partito l'allarme - continua la titolare - Ho telefonato alla dipendente che aveva fatto chiusura per chiederle se non si fosse scordata qualche finestra aperta o se avesse sbagliato a toccare il quadrante, ma mi ha risposto che era tutto in ordine. Allora siccome l'allarme l'abbiamo installato da poco ho pensato potesse essere un malfunzionamento e così l'ho disattivato a distanza, non volevo che l'intero quartiere si svegliasse. Dopo 5 o 10 minuti l'ho riattaccato ed è rimasto inserito, si vede che il delinquente era già uscito dal ristorante». Anna Maria si rende conto della dinamica dell'accaduto solo all'una e un quarto quando riceve una telefonata dalle forze dell'ordine che, avvisati da un testimone, si sono recati sul luogo e hanno preso il ladro con le mani nel sacco. Uscito dalla stessa finestrella da cui si era intrufolato con la cassa ancora chiusa ha deciso di romperla non lontano dal luogo del reato, venendo quindi facilmente intercettato dalle forze dell'ordine. Recuperata la refurtiva rimangono solo i danni al locale: finestra rotta, cassa divelta e uno dei due palmari non più funzionante. 

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Il Gazzettino