Spaccata in concessionaria, confessa l'autore: «Ero in astinenza e vivo in strada»

Il concessionario vittima della spaccata di domenica
VENEZIA -  Ha ripercorso la serata di domenica, passata alla ricerca dei soldi per una dose. «Ero in crisi d’astinenza» ha detto al giudice. Così un...

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VENEZIA Ha ripercorso la serata di domenica, passata alla ricerca dei soldi per una dose. «Ero in crisi d’astinenza» ha detto al giudice. Così un 34enne di origini siciliane, ma da tempo residente a Mestre, ha spaccato la vetrina di un concessionario d’auto per avventarsi contro i distributori di bibite. In udienza l’uomo ha raccontato anche della sua disperazione: dopo un grave problema familiare, circa un anno fa, è tornato a drogarsi, ha perso il lavoro e la casa. Ora vive in strada, ma vorrebbe uscirne, entrare in una comunità di recupero.


LA CONFESSIONE
Ecco i retroscena dell’ennesima spaccata subita da un negozio di Mestre, l’ultima di una lunga serie. Ottanta solo da ottobre. Arrestato dai carabinieri, l’autore di quest’ulteriore ferita subita dalla città è comparso ieri mattina davanti al giudice monocratico di Venezia, Alessia Capriuoli, per essere giudicato per direttissima. E qui, rispondendo alle domande del giudice, l’uomo ha confessato l’episodio e parlato dei suoi problemi. Ha raccontato di aver avuto trascorsi con la droga già da giovanissimo. Una pagina, però, che credeva definitivamente superata. Tanto che aveva un lavoro stabile e una casa. Poi, però, un grave problema familiare lo ha messo in crisi. E a quel punto tutto è precipitato: ha ripreso a drogarsi, ha perso il lavoro ed è stato sfrattato. Ormai da un anno vive in strada, alla ricerca dei soldi per le dosi.
Ed ecco, in questo precipitare, anche il colpo dell’altra sera, ai danni della Pasqualetto Auto. Attorno alle 23 di domenica il 34enne ha sfondato una porta finestra del locale per poi andare a forzare i distributori di bibite. Bottino: 25 euro in monetine. Subito dopo, l’arresto da parte dei carabinieri e la notte passata in cella.


LA DIRETTISSIMA


Al giudice l’uomo ha assicurato di voler cambiare vita, ma di aver bisogno per questo di entrare in una comunità. Il suo difensore, l’avvocato Aliai Bassetto, ha chiesto un rinvio, con l’obiettivo anche di risarcire le parti offese - il concessionario e il proprietario dei distributori forzati - per ottenere la remissione della querela. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 20 marzo, dopo aver convalidato l’arresto dell’altra sera e disposto per l’uomo una misura più leggere: come richiesto dalla Procura, dovrà presentarsi alla polizia giudiziaria due volte la settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino