MESTRE - Ha trovato in Ospedale un’assistenza articolata e coordinata, che gli ha salvato la vita, un paziente che aveva compiuto un pericoloso atto di autolesionismo....
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Trasferito il paziente urgentemente in sala operatoria, il dottor Lorenzo Trombetta e la dottoressa Lucia Lora, dell’Unità Operativa di ORL, sono riusciti a estrarre i minuti pezzi di vetro che erano nelle vie aeree superiori: utilizzata alla bisogna una tecnica endoscopica rigida, che ha permesso l’esposizione totale dell’area ed ha quindi consentito di estrarre i minuti frammenti di vetro altrimenti impossibile da rimuovere, perché nascosti nelle pieghe della mucosa. In collaborazione con lo specialista gastroenterologo, il dottor Roberto Cappuccio, è stata poi eseguita un’esofagogastroscopia, che ha permesso di intervenire con larimozione di piccoli pezzi di materiale finiti nell’esofago del malcapitato. Per estrarre, infine, i restanti grossi frammenti presenti nello stomaco, si è ricorsi all’ulteriore collaborazione dei chirurghi: il dottor Fabrizio Cimino e il dottor Michele Zaffin, della Chirurgia Generale e d’Urgenza, che sono intervenuti per via esterna, dopo l’apertura dello stomaco, fino a raggiungere e a rimuovere quanto era finito all’interno dell’organo. La parte anestesiologica è stata condotta dal dottor Tito Ellero, che ha affiancato gli interventi.
Conclusa la complessa operazione di rimozione del materiale ingerito, il paziente è stato poi trasferito nel Reparto di Rianimazione per una attenta valutazione dei parametri vitali e per la successiva estubazione, avvenuta con successo nei giorni seguenti. «Ancora un caso in cui – sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – all’Ospedale dell’Angelo viene attuata una decisiva collaborazione tra équipe specialistiche diverse. Sono scesi in campo per una vita da salvare il Suem, il Pronto Soccorso, l’ORL, la Gastroenterologia, la Chirurgia, la Radiologia, gli Anestesisti; gli specialisti sono intervenuti insieme con il pieno supporto del personale infermieristico, per evitare anche in questo caso conseguenze infauste su una persona che nell’Ospedale ha trovato risposte rapide ed efficaci». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino