Souvenir del Carnevale di Venezia taroccati dai cinesi: 70.000 pezzi sequestrati al Centro Ingrosso Cina

Souvenir del Carnevale di Venezia taroccati dai cinesi: 70.000 pezzi sequestrati al Centro Ingrosso Cina
PADOVA - Nei giorni scorsi, in concomitanza con i festeggiamenti per il Carnevale di Venezia, i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato più di 70.000...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Nei giorni scorsi, in concomitanza con i festeggiamenti per il Carnevale di Venezia, i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato più di 70.000 souvenir prodotti in Cina, riportanti segni, figure o quant’altro possa indurre il consumatore a ritenere che i prodotti o le merci siano di origine italiana. Messi in commercio, avrebbero generato ricavi per 350 mila euro.

I militari hanno individuato presso il Centro Ingrosso Cina di Padova un operatore economico, specializzato nell’importazione di souvenir, che poneva in commercio più di 5.000 articoli recanti la fallace indicazione d’origine italiana, rilevante ai fini della disciplina sulla tutela del “made in Italy”, pur riportando, in maniera poco visibile, anche indicazioni sull’origine o provenienza estera dei prodotti. Gli immediati riscontri documentali hanno permesso di individuare il magazzino di stoccaggio a qualche chilometro di distanza, sempre nella zona industriale del capoluogo, dove, a seguito di perquisizione locale, è stato rinvenuto e sequestrato l’intero carico, importato direttamente dalla Cina, composto da ulteriori 65.000 prodotti con le medesime caratteristiche potenzialmente ingannevoli per l’acquirente.

La merce in questione, destinata al distretto turistico di Venezia, era composta principalmente da souvenir dotati di calamite, consistenti in tazzine, bicchieri, apribottiglie e portachiavi ornamentali, con immagini e segni evocativi della città lagunare, tutti recanti il simbolo della bandiera italiana in violazione della citata normativa di settore. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino