Quando a 19 anni se n'è andato con la sua valigetta da Mirano per andare a Londra a fare il musicista, ancora Francesco Danieli non sapeva cosa avrebbe fatto, chi sarebbe...
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Tutto è nato dall'incontro tra Francesco e il suo business partner, Davide D'Atri, nonché presidente del gruppo. Diretti concorrenti della Siae, tra le due società non correva buon sangue fino a quell'ottobre 2014, data epocale per la cultura italiana, quando i giudici del Tribunale di Milano hanno deliberato che la Soundreef può gestire la musica in Italia in maniera perfettamente legittima.
La società londinese ha 3mila punti vendita e un catalogo di 30mila artisti indipendenti. La sua forza sta nel far risparmiare alle aziende circa il 50% rispetto alla Siae. Ogni artista che si iscrive sul sito della società ha un account che permette di vedere dove la sua musica è suonata, quando, a che ora e, cosa importante, quanto ha guadagnato e quando verrà pagato. «C'è bisogno - dice Danieli - di una alternativa alla Siae, i nostri autori sanno che nel giro di pochissimo tempo saranno pagati».
«A chi vuole fare impresa - continua - dico di non mollare. All'inizio nessuno ci dava retta e ora l'azienda è in continua espansione. Quando me ne sono andato da casa, eravamo in tre, abbiamo suonato in giro. Io ho sempre lavorato coi computer. Poi ho conosciuto Davide che teneva una piccola agenzia. Ci siamo accorti che c'era bisogno per gli artisti di avere una licenza nei luoghi pubblici, nel 2011 abbiamo fatto un piccolo test e ora eccoci qui».
Danieli è stato ospite speciale a un incontro dalla Confcommercio del Miranese a Noale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino