Sottopasso in stazione, mistero da 17 anni. Ferrovie in ritardo e il piatto piange: servono 2 milioni

Stazione di Sacile
SACILE - Il mistero del sottopasso della stazione ferroviaria di Sacile: a cercare di svelarlo sono i rappresentanti del Comitato Bosco urbano, Emilio Ditali e Giorgio...

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SACILE - Il mistero del sottopasso della stazione ferroviaria di Sacile: a cercare di svelarlo sono i rappresentanti del Comitato Bosco urbano, Emilio Ditali e Giorgio Presot. E lo fanno incalzando il sindaco Carlo Spagnol a sollecitare le ferrovie a mostrare quanto hanno già progettato. «Sì perché il sottopasso ferroviario della stazione è un'opera è fondamentale per la viabilità della città». Poi Ditali e Presot entrano nel vivo della questione, che da anni attende soluzione: «Poche le opere pubbliche in programma ad avere un consenso tanto forte a Sacile quanto - precisano - il sottopasso ciclo pedonale in sostituzione del passaggio a livello di viale Lacchin».


LA STORIA
La prima volta che si è parlato di sottopasso penale? Il 2003 quando Ferrovie finanziarono con più di un milione (1.032.913) l'opera. «Coerentemente con quella convenzione il Comune - - precisano Ditali e Presotto - per mantenere agibile la viabilità Nord-Sud eseguì il sottopasso carrabile di Cornadella, nonché la pista a nord della linea ferroviaria Mestre-Udine, a San Odorico ribattezzata via dello sport. Originariamente era a uso dei mezzi agricoli che non possono più uscire in via Flangini, dopo la chiusura dei passaggi a livello. Il Comune eseguì quanto previsto dalla convenzione con le Ferrovie, permettendo la chiusura degli attraversamenti sui binari».

L'INGHIPPO
Per i rappresentanti del Comitato Bosco urbano tutto quasi perfetto. «Il passaggio a livello di viale Lacchin, accanto alla Stazione - mettono in chiaro - è l'unico ancora aperto, sebbene quello più impattante. Le Ferrovie, come previsto dalla convenzione, si trattengono 221mila euro del finanziamento stanziato per la progettazione del sottopasso ciclo pedonale. A carico del Comune resta la realizzazione dell'opera, il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni. Nel gennaio 2019 il Comune ha ottenuto dalle Ferrovie una modifica alla convenzioneiche conferma come la somma trattenuta dalle Ferrovie stesse per la progettazione. Si aggiunge poi che il passaggio a livello della stazione verrà chiuso solo all'atto della realizzazione completa della Gronda Est».

SOTTO LA CENERE

Per il Bosco urbano una trappola. «Temiamo si tratti di una dilazione a tempo infinito, dato che al momento non si è ancora riusciti a spendere i soldi già stanziati per il primo lotto della Gronda Est che comprende, oltre alla rotonda in via Flangini, anche il sottopasso della Ferrovia. Si tratta pertanto di trovare i soldi - concludono Ditali e Presot - per gli altri due lotti, per poi, finalmente, dedicarsi alla ricerca del finanziamento per il sottopasso superstite ed infine realizzarlo. I tempi potrebbero veramente diventare biblici. Ma non basta. È un'assurdità che le Ferrovie abbiamo da tempo in cassa un fondo di notevole entità (221.228) per la redazione del progetto del sottopasso di viale Lacchin. Per questo chiediamo al sindaco Spagnol di venire a capo del ginepraio. Senza insistere sullo strampalato collegamento urbanistico fra il passaggio a livello in centro e la Groda Est, sindaco la preghiamo di sollecitare le Ferrovie a mostrarci quanto hanno già progettato di un'opera che è vitale per la viabilità di Sacile, ma anche dei cittadini che abitano a Sud e a Nord della città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino