Sottomarina e l'ansia dell'avvio della stagione estiva: «Pronti a partire il 15 maggio»

Sottomarina e l'ansia dell'avvio della stagione estiva: «Pronti a partire il 15 maggio»
CHIOGGIA - «Il 15 maggio? Ma anche prima». Gli operatori balneari di Chioggia, Sottomarina e Isola Verde, accolgono con favore la data annunciata, almeno nelle...

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CHIOGGIA - «Il 15 maggio? Ma anche prima». Gli operatori balneari di Chioggia, Sottomarina e Isola Verde, accolgono con favore la data annunciata, almeno nelle intenzioni, dal ministro Garavaglia, di possibile apertura delle spiagge. «Anche perché - sottolineano - ci stiamo preparando da tempo a questo momento, che attendiamo con ansia». Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis, sigla del settore balneare che associa gran parte degli operatori di Sottomarina, ricorda che «la data di metà maggio è stata sollecitata dal nostro sindacato nazionale Silb e speriamo davvero che venga mantenuta». 



LE MISURE

Per quanto riguarda le attrezzature (cabine, ombrelloni ed altro) la preparazione è a buon punto, ma quest'anno è stata posta particolare attenzione ad automatizzare tutti i servizi e a limitare, per quanto possibile, gli avvicinamenti tra le persone: ad esempio con prenotazioni via web, parcheggi automatici e docce no-touch mentre, per l'altro importante passo da compiere, ovvero la vaccinazione degli addetti, «contiamo sull'impegno delle istituzioni». Per le prenotazioni dei soggiorni è difficile fare valutazioni: il turismo balneare di Chioggia in gran parte è pendolare (da Padova, Vicenza e Verona) oppure, per un'altra fetta consistente, è locale. I clienti foresti chiedono molte informazioni ma, prima di prenotare, vorrebbero date certe; anche sui clienti locali pesa questa incertezza, ma gli affitti delle capanne in spiaggia per i gruppi familiari, non desta preoccupazioni negli operatori. Anche Giorgio Bellemo, presidente degli operatori di Ascot i cui soci si trovano, in maggioranza, sul litorale di Isola Verde e Rosolina, ribadisce il suo siamo pronti. «Abbiamo predisposto tutto: i maggiori distanziamenti che l'ampiezza della spiaggia ci permette, le sanificazioni, persino i distributori automatici di mascherine, come pure la possibilità per i clienti di consumare i pasti sotto l'ombrellone, senza affollarsi ai chioschi. Vogliamo lavorare e attendiamo solo la data - prosegue Bellemo -. Prima è meglio che dopo». 

CAMPING E ALBERGHI


È nei camping, però, che si possono già delineare dei numeri più precisi, per la maggior preferenza che gli ospiti stranieri accordano a questo tipo di villeggiatura. «Abbiamo all'incirca un 40% di prenotazioni sulla disponibilità dice Luciano Serafini, presidente di Cisa Camping , ma si tratta di prenotazioni in piena stagione, da fine giugno in poi, quando si suppone che l'incidenza della pandemia sarà molto minore, e provenienti dall'estero. Gli italiani, invece, sono ancora prudenti: attendono la data di apertura delle spiagge e ce lo dicono con le numerose richieste di informazioni che riceviamo. Questo, peraltro, è un buon segnale e sono certo che, quando la data sarà sicura, nel giro di una settimana potremo facilmente raddoppiare la percentuale delle prenotazioni». Infine gli alberghi. «Per noi le spiagge sono un segmento di possibile clientela dice Giuliano Boscolo Cegion, presidente degli albergatori Asa . Ci fa piacere che aprano quanto prima. ma non sono strategiche. Quello che ci serve è la possibilità di circolare tra Regioni. Le prenotazioni? Molto inferiori al 2019, in lenta risalita rispetto a marzo, ma ancora insufficienti».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino