Due ragazzine padovane bloccate e picchiate dalle coetanee chioggiotte. L'incubo baby gang

Due ragazzine padovane bloccate e picchiate dalle coetanee chioggiotte. L'incubo baby gang
CHIOGGIA - Chioggiotti contro padovani, a suon di pugni e sberle, come succedeva quarant'anni fa. Sono, ormai, diversi, gli episodi di questo tipo accaduti a Sottomarina, che...

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CHIOGGIA - Chioggiotti contro padovani, a suon di pugni e sberle, come succedeva quarant'anni fa. Sono, ormai, diversi, gli episodi di questo tipo accaduti a Sottomarina, che hanno subito un'accelerazione nell'ultima settimana ma e che, soprattutto, non riguardano giovanotti più o meno immaturi, ma ragazzini e ragazzine anche di soli 13 anni che si accendono per futilissimi motivi. Il fatto più grave - riportato dal blog Chioggia Azzurra, su informazione delle famiglie interessate - riguarda due giovanissime padovane, entrambe sui 13 anni, che sarebbero state aggredite da due coetanee chioggiotte nella serata di venerdì a Sottomarina. Un litigio nato perché una delle padovane, camminando, avrebbe urtato sulla spalla una delle chioggiotte. 


PESTAGGI
Quello che è seguito è stato un pestaggio in piena regola, con le padovane trattenute per le braccia da ragazzini (maschi) chioggiotti, mentre le altre due le colpivano, lasciandole con le unghie spezzate e le magliette strappate. Ma pochi giorni fa era toccato a un 14enne padovano, fatto cadere dalla bicicletta e preso a pugni in spiaggia. Ancora incerti, invece, i contorni di un rissa sfiorata, sabato sera, sul Lungomare. Un video, fatto con un telefonino da un albergo che si affaccia sulla camminata e pubblicato sui social, mostra un assembramento di persone che ondeggia, due o tre persone che tirano pugni e calci, uno in particolare che sembra più agitato e urla, venendo infine calmato da sorvegliante con giubbino catarifrangente arancione. Dura un minuto, poi tutto si calma e non è chiaro se ci siano feriti o solo contusi. 

Tre casi in una settimana che vanno ad arricchire il carnet di altri tre, sempre avvenuti a Sottomarina, nei pressi del Lungomare, riferiti da varie testimonianze: a maggio un ragazzo a cui era stato rotto con un pugno il setto nasale, a giugno una giovane padovano preso a schiaffoni da un chioggiotto, supportato da una ventina di amici, perché si era permesso uno sguardo giudicato storto; il 10 luglio uno scontro tra gruppi (sempre padovani e chioggiotti) con diversi contusi, tra i 16 e i 18 anni, finiti al Pronto soccorso. In tutto questo, però, le denunce stentano ad essere presentate e, quando qualcuno chiama per segnalare la rissa, o il pestaggio, i protagonisti scompaiono prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. 

IDENTIFICATI

Qualcuno dei bulli, comunque, sarebbe stato identificato ma, dal punto di vista dell'ordine pubblico, la cosa più importante è capire se si tratta di una moda diffusa tra gli adolescenti, con tempi e modi abbastanza casuali, o della scelta attuata da una baby gang alla ricerca di una sorta di riconoscimento sociale da esibire per altri scopi criminali. Nel primo caso è necessario un intervento da parte di agenzie educative che individuino i motivi di tali comportamenti e cerchino di prevenirli; nel secondo diventa un affare delle forze di polizia che coinvolge anche la responsabilità dei genitori di questi ragazzi che non si accorgono, o non vogliono accorgersi, del comportamento deviato dei loro figli. Di certo si tratta di una situazione che danneggia l'immagine di Sottomarina quale luogo di vacanza per famiglie, un'immagine che ha permesso, finora, al litorale clodiense di resistere anche alle avversità del Covid 19.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino