Sossano. Incendio devastante nel capannone, danni per 2 milioni di euro. Attività chiusa da 7 mesi e lavoratori in ginocchio, ma l'assicurazione non paga

Sossano. Incendio devastante nel capannone, danni per 2 milioni di euro. Attività chiusa da 7 mesi e lavoratori in ginocchio, ma l'assicurazione non paga
VICENZA - Incendio devastante nel capannone, danni per 2 milioni di euro. Attività chiusa da 7 mesi e lavoratori in ginocchio, ma l'assicurazione non paga....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VICENZAIncendio devastante nel capannone, danni per 2 milioni di euro. Attività chiusa da 7 mesi e lavoratori in ginocchio, ma l'assicurazione non paga. È accaduto alla Texinternational Srl di Sossano, che commercializzava all’ingrosso tessuti, intimo, maglieria e biancheria e articoli di arredamento per la casa.

L'incendio

Nel capannone, in via Daniele Manin, nella zona artigianale e commerciale nella periferia del comune vicentino, la mattina del 3 marzo 2023 è scoppiato un furioso incendio: un miracolo che al momento all’interno non si trovasse nessuno. Nonostante il rapido intervento dei vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare ore per domare le fiamme, l’edificio di circa 2.500 metri quadrati è andato distrutto con tutto ciò che vi era contenuto tra arredi, attrezzature e prodotti. Successivamente sono crollati due interi tegoli della copertura. Il fabbricato è irrecuperabile e dovrà essere abbattuto e ricostruito. Un disastro per l’attività, che ha dovuto ovviamente chiudere lasciando a casa i tre dipendenti.

Nessun dubbio sulla natura accidentale del rogo: nel loro rapporto i pompieri hanno escluso «con ragionevole certezza» un’azione dolosa, imputandolo a cause di natura elettrica, o per problemi legati a un quadro o per il probabile mal funzionamento di attrezzatura quale pc, stampanti, server, alimentatori, multi prese, carica batteria di telefonini presente nell’area degli uffici, dov’è stato individuato il primo innesco delle fiamme, che hanno “covato” durante la notte e le prime ore del mattino per poi “scatenarsi” attorno alle 8.

La rappresentante legale della società aveva assicurato con la compagnia Allianz il sito produttivo attraverso un prodotto assicurativo completo, “Impresa Sicura”, che copre tutti i possibili danni, a cominciare ovviamente da quelli da incendio, per un oneroso premio da pagare che è stato sempre regolarmente corrisposto, di oltre cinquemila euro l’anno. 

La titolare dell’impresa, per essere assistita, si è affidata a Studio3A-Valore. Decorsi i 90 giorni, è stata presentata la richiesta di acconto sull’indennizzo dovuto, istanza che sarebbe potuta arrivare fino un milione, ma sono stati richiesti solo 150mila euro per pagare intanto le opere di demolizione dell’edificio e di pulizia dell’area: una somma vitale per l’azienda per cominciare a ripartire. E qui si sarebbe bloccato tutto. Allianz avrebbe parlato di una mancanza di alcuni elementi per procedere.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino