Nuovo caso sospetto di tubercolosi. Badante ricoverata in ospedale

Nuovo caso sospetto di tubercolosi. Badante ricoverata in ospedale
UDINE e TRIESTE - È ricoverata dalla serata di martedì 11 luglio nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Udine per sospetta tubercolosi, una donna che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE e TRIESTE - È ricoverata dalla serata di martedì 11 luglio nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Udine per sospetta tubercolosi, una donna che era stata badante di un parente stretto della pediatra di Trieste che, non sapendo di essersi ammalata di tbc, aveva continuato a lavorare. Non è detto comunque che vi sia un legame tra le due vicende, a distanza di parecchi mesi l'una dall'altra.


La donna presentava i sintomi di una polmonite resistente alla terapia standard per cui il medico che l'aveva in cura ha disposto ulteriori accertamenti. Dalla tac al torace è emerso un quadro di sospetta tubercolosi e la donna è stata ricoverata in ospedale. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. «Per ora - ha spiegato il direttore della clinica di malattie infettive dell'azienda ospedaliero universitaria di Udine, Matteo Bassetti - si tratta solo di un sospetto caso di tubercolosi. Sono stati raccolti i campioni e sono in corso le analisi. Avremo modo di avere dati certi nelle prossime 48 ore. Se sarà confermato un caso di tbc bacillifera, potenzialmente infettante, partiranno tutti gli accertamenti per capire cosa è successo e se c'è bisogno di fare una nuova profilassi».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino