VENEZIA - La sorpresa è stata grande e i più sorpresi sono stati proprio i carabinieri. Quelli del comando provinciale di Napoli che, con il passare delle ore, hanno fatto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il comandante provinciale, generale Antonio De Vita, solitamente tranquillo, è andato su tutte le furie. «Li avessi avuti tra le mani, li avrei massacrati», si è lasciato sfuggire. «È un oltraggio a tutti quei colleghi che lavorano giorno e notte per la gente, spesso rischiando la propria vita». Ad affiancare De Vita tutti gli ufficiali del reparto operativo che hanno lavorato subito al caso. Il comandante provinciale ha costantemente informato la scala gerarchica: il comandante della Legione, generale Gianfranco Cavallo, e quello interregionale, il generale Franco Mottola, che si è tenuto aggiornato da lontano essendo in visita fuori regione.
Il comando generale che non ha avuto esitazioni ad assumere un primo, forte provvedimento: sospensione dal servizio con effetto immediato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino