Sorprende i ladri in cucina, li insegue e spunta un coltello: «Ti uccidiamo»

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«Stavamo guardando la televisione, in salotto. È una cosa che non...

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«Stavamo guardando la televisione, in salotto. È una cosa che non facciamo mai perché di solito, il sabato sera, siamo fuori con amici. Invece eravamo a casa e, verso le 20, mia moglie ha sentito dei rumori provenire dalla terrazza». Comincia così il racconto di Claudio Furlanetto, 56enne, residente in via Postumia dei Molini 5/1, a Gorgo al Monticano. La moglie, Patrizia Casetta, per nulla insospettita, è andata in cucina a controllare e si è trovata davanti un uomo dall’apparente età di 30 anni. In una frazione di secondo ha capito che una banda di ladri stava cercando di entrare in casa e ha urlato, rivolta al marito: «Aiuto, ci sono i ladri». Furlanetto non ci ha pensato due volte. È uscito dal portone del condominio e si è trovato la strada sbarrata da tre uomini. Ha tentato di inseguire la banda, ma uno dei tre ha sfilato un coltellaccio dalla cintola dei pantaloni. Glielo ha puntato contro e gli intimato: «Torna dentro, o ti ammazzo». Il padrone di casa, spaventato, si è bloccato sui suoi passi. E i tre sono così riusciti a scappare. «Erano stranieri e avranno avuto trent’anni. Sono fuggiti a bordo di un’auto che avevano parcheggiato qui fuori» ricorda Furlanetto. Che, poi, aggiunge: «Da rubare c’era poco. Ma abbiamo temuto che ci facessero del male e che rompessero tutto per la rabbia». Ripensando alla serata da incubo i coniugi Furlanetto, che hanno due figli, di 16 e 23 anni, sono convinti che i ladri pensassero di agire indisturbati. Le tapparelle erano completamente abbassate e, di solito, la famiglia il sabato sera è fuori. Loro abitano al primo piano di un condominio che è già stato visitato dai ladri più volte. E l’altra sera i malviventi si sono arrampicati sulla terrazza, sicuramente mettendosi uno sulle spalle dell’altro. Poi hanno cominciato a battere per spaccare tapparelle e serramenti ed entrare. «Abbiamo presentato denuncia ai carabinieri. Certamente, installeremo un allarme più sofisticato. Certo, è triste non sentirsi sicuri nemmeno in casa propria» dicono. I carabinieri stanno svolgendo indagini per dare un nome ai tre malviventi e visioneranno le telecamere della zona per verificare se abbiano ripreso qualcosa di utile alle indagini.
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Il Gazzettino