Le sorelle Fiorenza, dai mercatini di Londra a un atelier in centro storico a Venezia

Le sorelle Fiorenza, dai mercatini di Londra a un atelier in centro storico a Venezia
VENEZIA - A 14 anni partecipavano ai mercatini di Londra con il nome d'arte Arlecchino ed esponevano con successo le prime creazioni. I soldi che guadagnavano li conservavano...

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VENEZIA - A 14 anni partecipavano ai mercatini di Londra con il nome d'arte Arlecchino ed esponevano con successo le prime creazioni. I soldi che guadagnavano li conservavano per comprarsi gli attrezzi da sartache sono ancora in bella vista nel retrobottega. Oggi la loro bottega, atelier o boutique che dir si voglia, compie 21 anni.

Da Londra a Venezia, un viaggio a senso unico.

Mai avuto un rimpianto? Si guardano e all'unisono rispondono No, mai. Perché Venezia è nella loro pelle, da sempre. Loro sono le sorelle Fiorenza: Patrizia è fashion designer, mentre Samanta è designer specializzata in accessori e gioielli.

L'atelier è Godi Fiorenza, proprio dietro a Campo San Luca, un nome che si ispira al canto 26. dell'inferno di Dante che recita Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande che per mare e per terra batti l'ali, e per lo nferno tuo nome si spande!.

«Rispecchia la nostra maniera ironica di vedere le cose - spiegano ¬- nel 1997 avevamo fatto in collaborazione con l'università una sfilata che aveva per tema l'inferno di Dante e da qui è nato il nome del nostro atelier». Madre veneziana e padre abruzzese, le due sorelle sono nate e cresciute a Londra, dove si sono anche formate. Poi la scelta drastica di vivere e lavorare a Venezia, dove hanno anche insegnato moda, allo Iuav, per 15 anni, formando una settantina di allievi per anno. «Per formazione siamo designer tipicamente inglesi, ma per sensibilità della qualità dei prodotti siamo italiane e amiamo il made in Italy - raccontano - d'altronde le maestre della nostra vita sono state le donne della nostra famiglia, due di loro erano impiraresse. Dalla parte di papà abbiamo ereditato la conoscenza del pellame». Nella loro bottega si crea dall'inizio alla fine: il progetto, il disegno, la stoffa su misura, il taglio, le rifiniture, le prove. Tutto.

«Un cliente entra in questo negozio e innanzitutto trova noi, che non è scontato al giorno d'oggi - raccontano - poi trovano un ambiente dove tutto viene fatto su misura, dagli abiti ai gioielli fino alle borse. Abbiamo fatto anche scarpe ma servirebbe più spazio. Noi lavoriamo molto con gli stranieri e soprattutto on line in questo momento, i nostri clienti sono americani, giapponesi, inglesi, svizzeri, tedeschi. Abbiamo anche qualche veneziano, a cui siamo molto affezionate. La nuova collezione post Covid sarà composta dai pezzi iconici di ogni collezione passata ma rivisti e ribaltati. Siamo certe che sarà una collezione strepitosa».
 

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Il Gazzettino