Dramma della solitudine, blindato per il Coronavirus: era morto in casa da un mese

Dramma della solitudine, blindato per il Coronavirus: era morto in casa da un mese
I vicini di casa non lo vedevano più da settimane. Ma in tempo di Coronavirus non si erano insospettiti. Lui, anziano, probabilmente se ne stava chiuso...

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I vicini di casa non lo vedevano più da settimane. Ma in tempo di Coronavirus non si erano insospettiti. Lui, anziano, probabilmente se ne stava chiuso nell'appartamento in viale Nazioni Unite, al civico 42, per evitare il contagio. Poi, i giorni si sono accumulati ai giorni. I suoi dirimpettai di pianerottolo hanno deciso che c'era qualcosa di strano e hanno chiamato i Vigili del fuoco. E' stato così, quando i pompieri hanno aperto la porta di quell'appartamento, che i peggiori dubbi sono stati confermati. Renato Pusceddu , 70 anni, era riverso sul pavimento della cucina.


Morto da tempo. Forse un mese. Il corpo dell'anziano era, infatti, in avanzato stato di decomposizione. Non è possibile determinarlo esattamente, prima dell'esame autoptico che verrà eseguito nei prossimi giorni. Come non è possibile determinare la causa che ha portato alla morte l'anziano. Dai primi riscontri sembra che si sia trattato di un malore. L'anziano, solo in casa, sarebbe spirato senza aver avuto il tempo di chiedere aiuto, oppure di avvisare i soccorsi.
In quelle quattro mura, al riparo dagli sguardi dei vicini, si è consumato un dramma della solitudine. Renato viveva solo. Probabilmente non aveva parenti né amici stretti. Nessuno, in questo lungo periodo di tempo, si è allarmato per la sua scomparsa, nessuno lo ha mai cercato al telefono, né ha avvisato i vicini di andare a controllare se stesse bene oppure se avesse bisogno di qualcosa. Certo, l'epidemia di Covid-19 ha rallentato la vita sociale che, probabilmente, in una persona sola come Renato era già ridotta al lumicino. Scarse uscite per fare la spesa, bar chiusi dove incontrarsi per scambiare due chiacchiere, sicuramente poca familiarità con i titolari dei negozi di vicinato. Fatto sta che nessuno ha chiesto notizie di Renato che è stato colto da malore ed è morto in cucina, dove è rimasto per settimane. Dramma, nel dramma, l'anziano ha compiuto i 70 anni, il 13 marzo scorso quando, probabilmente, era già deceduto. E nemmeno in quell'occasione qualcuno lo ha cercato per fargli gli auguri. Nè al telefono e nemmeno con una scampanellata. La paura del Covid-19 ha sicuramente giocato un ruolo, ma resta la desolazione di una vita senza legami affettivi solidi, se non la conoscenza del “buongiorno” “buonasera” tra residenti nello stesso condominio.

Sono stati proprio i vicini, alla fine, a insospettirsi. Non lo vedevano, non sentivano alcun rumore provenire dall'appartamento e avevano cominciato ad avvertire strani odori, che la temperatura non proprio calda di quest'ultimo periodo aveva sicuramente mitigato. Così ieri, verso le 20, l'arrivo in viale Nazioni Unite dei Vigili del Fuoco, oltre alla polizia. dicono alcuni abitanti del condominio in viale Nazioni Unite 42. E in quelle poche parole è racchiusa tutta la vita di un anziano che se ne è andato senza che nessuno se ne accorgesse. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino