Ancora minacce e intimidazioni, proiettili a un assessore

Ancora minacce e intimidazioni, proiettili a un assessore
SOLESINO - Non si placa il clima di tensioni e odio a Solesino, con minacce e intimidazioni arrivate questa volta all'assessore Orfeo Dargenio, della lista di...

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SOLESINO - Non si placa il clima di tensioni e odio a Solesino, con minacce e intimidazioni arrivate questa volta all'assessore Orfeo Dargenio, della lista di centrodestra Insieme oper Solesino. L'agente municipale di Monselice, dopo aver trovato la propria auto pesantemente danneggiata dai vandali, ha deciso di sciogliere ogni riserbo e, nonostante l'invito al silenzio fattogli dalle Forze dell'Ordine, ha annunciato sui social network di essere stato un mese fa, come già il sindaco Elvy Bentani (Forza Italia), destinatario di una lettera minatoria con tanto di proiettile inserito nella busta. Non solo. Un'analoga busta sarebbe stata inviata anche al nuovo comandante della Polizia Locale di Solesino, Cesare Basso.


Lo scorso venerdì sera Dargenio aveva parcheggiato la propria auto, una Fiat 500X, nel parcheggio posteriore del municipio, riservato ai dipendenti, per partecipare ad una serata organizzata dall'amministrazione comunale su ludopatia e legalità. Verso le 23, a incontro concluso, è tornato al parcheggio, dove l'attendeva un vero e proprio scempio. La sua auto, infatti, era stata incisa praticamente su tutta la carrozzeria. Sul cofano campeggiavano una griglia del tris e un asterisco. Su una fiancata un'altra griglia e alcuni segni casuali. Sull'altra fiancata addirittura un abbozzo di svastica. «Da quando sono diventato vice sindaco e assessore, ho ricevuto lettere anonime diffamatorie e poco più di un mese fa, anche io ho ricevuto dei proiettili come il sindaco Bentani, ma in quel contesto, per tutelare la mia famiglia, non ho voluto che si sapesse e per non dare ulteriore importanza a questo, o questi, criminali. ha scritto Dargenio su Facebook subito dopo l'amara scoperta - Stasera con questo ennesimo episodio ricevo ancora atti intimidatori da parte di infami anonimi. Mi auguro che presto i colpevoli di tutti questi atti criminali mafiosi vengano scoperti, perché non avete colpito solo me, ma anche tutto il paese di Solesino per l'ennesima volta».
IL PRECEDENTE

Il 10 agosto scorso, insomma, al centro di smistamento di Poste Italiane a Monselice sarebbero state intercettate ben tre lettere con proiettili. «Quella destinata a me conteneva offese e minacce, indirizzate solo alla mia persona e non alla mia famiglia. svela oggi Dargenio Il fatto mi ha scosso moltissimo, tanto più che è stato seguito da un altro episodio strano e, oserei dire, sospetto. Dopo pochi giorni, mentre mi trovavo in vacanza, e come me anche il nuovo comandante dei vigili, si è verificato un guasto all'impianto di condizionamento della sala server del municipio. Tutti i server si sono bruciati, ma grazie ai backup fatti regolarmente quasi tutti i dati sono stati recuperati. Dico quasi tutti perché è risultato che sul server in uso alla Polizia Locale non fosse stato eseguito un backup da tre anni. Una cosa gravissima, che ha causato danni ingenti. Una casualità? Forse, ma vorrei vederci chiaro». Un tassello dopo l'altro, il puzzle che si sta componendo a Solesino preoccupa non poco l'assessore Dargenio, che nelle scorse settimane ha pure rassegnato le dimissioni da vicesindaco, per non meglio precisati motivi personali. C'entrano le minacce ricevute? Dargenio non lo specifica, ma il tempismo di una simile scelta sembra parlare al suo posto. Fatto sta che il suo allontanamento, anche se solo parziale, dalla scena politica del paese, non ha ottenuto l'effetto forse sperato. E gli atti vandalici perpetrati sull'automobile lo confermano. Ma come è possibile che un simile episodio, compiuto certamente tra le 21 e le 23 in un luogo ben illuminato, non abbia avuto testimoni? «Qualcuno potrebbe aver fatto da palo. ipotizza Dargenio Purtroppo in quel luogo non ci sono telecamere. Ho notato dei movimenti strani mentre ero all'incontro, con gente che entrava e usciva. Tanto che ho pensato O stanno dentro o stanno fuori, basta che si decidano. Ripensandoci a posteriori, ne parlerò con i carabinieri». Dargenio non si è immediatamente recato a fare denuncia per atti vandalici, ma ha manifestato l'intenzione di sporgerla nella caserma di Solesino. «Credo che alla base di un gesto tanto violento, che a me sembra proprio un'intimidazione, ci sia ancora una volta la politica. conclude Ma non bastano le minacce a fermarci».
Camilla Bovo
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Il Gazzettino