Soccorso alpino in lutto: addio a De Biasio, colonna della ricerca cinofila

Mario De Biasio
MONTEREALE VALCELLINA - Il Soccorso Alpino di Maniago, che solo un mese fa ha pianto la scomparsa di Andrea Dal Farra, morto a 45 anni durante una passeggiata in montagna, a...

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MONTEREALE VALCELLINA - Il Soccorso Alpino di Maniago, che solo un mese fa ha pianto la scomparsa di Andrea Dal Farra, morto a 45 anni durante una passeggiata in montagna, a Tramonti di Sopra, mentre si trovava assieme alla compagna, perde un'altra delle sue colonne: si è spento, all'età di 71 anni, Mario De Biasio, di Montereale Valcellina. Il ricordo del grande altruismo e della notevole preparazione del tecnico è stato redatto dal gruppo cinofilo regionale: «Ha costruito, nel tempo, il settore ricerca, partendo dalle conoscenze ed esperienze cinofile - hanno fatto sapere i colleghi -. Al termine della sua carriera cinofila si era applicato assiduamente a stilare una serie di documenti e metodologie relative allo svolgimento degli interventi di ricerca quando ancora la ricerca era un intervento secondario per il Cnsas. È stato tra i fautori dei primi corsi Ter regionali che hanno dato grande impulso alla creazione di un indirizzo quasi scientifico nella gestione delle ricerche, diffusosi poi su tutto il territorio nazionale. Soltanto molti anni dopo la sua intuizione sono stati istituzionalizzati certi indirizzi di studio». «Nel primo piano formativo per l'ottenimento di alcune qualifiche specifiche - proseguono i colleghi del Soccorso Alpino Fvg -, ed erano ancora gli anni Novanta, in Fvg siamo stati i primi a sostituire, per ovvia opportunità, il modulo recupero da crepaccio con il modulo ricerca, redatto grazie all'applicazione prodotta da Mario. Siamo veramente addolorati per la sua scomparsa, anche perché egli da anni stava combattendo la propria battaglia contro il male e sembrava quasi ne fosse uscito vincitore. Resterà sempre nel nostro cuore e i suoi insegnamenti illumineranno il nostro cammino».


«Sappiamo solo che ci hai lasciato un'eredità profonda e irremovibile, costruita piano piano, con razionalità e costanza, che erano poi le tue virtù - le parole del capostazione di Maniago, Gianni Del Ben, a nome di tutti i colleghi locali -. Un insegnamento che ha creato le basi di quello che ai giorni nostri è divenuto, per noi tutti, un punto cardine per il nostro lavoro di soccorritori, non solo a livello locale, ma ben oltre i nostri confini: e questo è stato il trionfo della tua lungimiranza».

Oltre alla grande famiglia del Soccorso alpino, la scomparsa di Mario De Biasio - che lascia la moglie e un figlio - ha provocato dolore e commozione in tutta la pedemontana, nella sua Montereale e nell'intero mandamento Maniaghese, in cui ha contribuito a salvare centinaia di persone disperse nei boschi e in alta montagna. Aveva un notevole spirito di corpo ed era instancabile: della stazione Cnsas era anche la memoria storica, rammentando innumerevoli aneddoti e racconti di imprese di salvataggio.
 

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Il Gazzettino